CHIARA SARACENO, la Repubblica, 8/1/2010, 8 gennaio 2010
DONNE & LAVORO (riassunto) - In Italia una donna su tre tra i 35 e i 45 anni coniugate e con figli lavora
DONNE & LAVORO (riassunto) - In Italia una donna su tre tra i 35 e i 45 anni coniugate e con figli lavora. La quasi parità numerica con gli uomini è raggiunta solo tra le più giovani, non coniugate e senza figli. Se da una parte l’inoccupazione è molto elevata al Sud, è al Nord che le donne sono più portate a lasciare il lavoro dopo l’arrivo di un bambino, anche durante il periodo protetto. Secondo una recente indagine longitudinale dell’Istat, il 79% di coloro che erano casalinghe nel 2003 a tre anni di distanza erano rimaste tali, mentre il numero delle donne che da disoccupate sono diventate casalinghe ha superato di gran lunga quello di coloro che hanno fatto il percorso inverso. Per chi ce la fa a rimanere nel mercato del lavoro le azioni di scoraggiamento sono sistematiche e ripetute: sempre secondo l’Istat nell’arco di tre anni solo il 46% delle lavoratrici con contratto a tempo determinato ne ha conquistato uno a tempo indeterminato, a fronte di due uomini su tre. I divari salariali, a parità di orario e di qualifica, rimangono più elevati che nella maggior parte dei paesi europei, specie ai livelli più alti. Secondo i dati Eurostat, una donna manager in Italia guadagna il 35% in meno di un pari grado, a fronte del 15% medio nella UE. Anche le possibilità di fare carriera sono consistentemente inferiori a quelle degli uomini con qualifiche simili. Non vi sono pressoché donne tra gli alti dirigenti pubblici. Non va molto meglio nel privato, dove le eccezioni riguardano quasi sempre imprese o di famiglia, o multinazionali. Infine, un’istruzione elevata, se facilita la permanenza nel mercato del lavoro, per le donne conta molto meno che per gli uomini per quanto riguarda i differenziali retributivi. In Italia una laureata guadagna in media solo il 3% (media UE 12%) in più di una con la licenza di scuola media superiore, a fronte del 58% (media UE 63%) in più spuntato da un laureato.