Francesco Mezzalama, Corriere della Sera 7/1/2010, 7 gennaio 2010
«Inno al pane» «Amate il pane: cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare./ Rispettate il pane: sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema del sacrificio
«Inno al pane» «Amate il pane: cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare./ Rispettate il pane: sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema del sacrificio./ Onorate il pane: gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita. /Non sciupate il pane: ricchezza della patria, il più soave dono di Dio, il più santo premio della fatica umana». Dal Corriere della Sera: Una Poesia d’altri tempi Circa lo spreco del pane, ricordo che ai miei tempi antichi i libri riportavano un «Inno al pane» che si imparava a memoria. Eccolo: «Amate il pane: cuore della casa, profumo della mensa, gioia del focolare./ Rispettate il pane: sudore della fronte, orgoglio del lavoro, poema del sacrificio./ Onorate il pane: gloria dei campi, fragranza della terra, festa della vita. /Non sciupate il pane: ricchezza della patria, il più soave dono di Dio, il più santo premio della fatica umana». A parte la retorica, è un’esortazione che conserva una sua validità pedagogica. Francesco Mezzalama