Internazionale (The Irish Times), 8/14 gennaio 2010, 8 gennaio 2010
Il I gennaio 2010 in Irlanda è entrata in vigore la nuova legge contro la blasfemia che punisce con multe fino a 25mila euro chi si rende colpevole di bestemmia, cioè «pubblica o pronunica insulti gravemente offensivi nei confronti di cose ritenute sacre da qualsiasi religione, in modo da provocare intenzionalmente l’indignazione dei sostenitori di quella fede»
Il I gennaio 2010 in Irlanda è entrata in vigore la nuova legge contro la blasfemia che punisce con multe fino a 25mila euro chi si rende colpevole di bestemmia, cioè «pubblica o pronunica insulti gravemente offensivi nei confronti di cose ritenute sacre da qualsiasi religione, in modo da provocare intenzionalmente l’indignazione dei sostenitori di quella fede». Il governo sostiene di aver applicato la ostituzione, che considera reato «la pubblicazione o l’espressione di qualunque blasfemia». Secondo gli atei irlandesi la norma è «stupida e pericolosa» e «aumenterà il numero delle polemiche a sfondo religioso e sarà usata come precedente da alcuni paesi islamici, soprattutto il Pakistan, per promuovere nuovi provvedimenti contro la blasfemia alle Nazioni Unite». Atheist Ireland ha perciò lanciato una campagna per l’abolizione della legge, pubblicando sul suo sito 25 frasi che potrebbero essere accusate i blasfemia, attribuite, tra gli altri, a Gesù, Maometto, Salmman Rushdie e Benedetto XVI, oltre che a diversi politici irlandesi.