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 2010  gennaio 07 Giovedì calendario

Scoperto il segreto del tormentone "Ecco perché ci entra nel cervello" (riassunto) - Uno studio pubblicato sul British Journal of Psychology sui tormentoni: «Come per ogni pensiero ossessivo - hanno spiegato Phil Beaman, professore dell’università di Reading e il collega Tim Williams - i tentativi di esercitare il controllo della mente per cancellarli non fanno che rafforzare il pensiero stesso»

Scoperto il segreto del tormentone "Ecco perché ci entra nel cervello" (riassunto) - Uno studio pubblicato sul British Journal of Psychology sui tormentoni: «Come per ogni pensiero ossessivo - hanno spiegato Phil Beaman, professore dell’università di Reading e il collega Tim Williams - i tentativi di esercitare il controllo della mente per cancellarli non fanno che rafforzare il pensiero stesso». Per studiare gli Ohrwurm (termine tedesco usato per descrivere i tormentoni) Beaman e Williams hanno intervistato un centinaio di persone nella sala d’aspetto della stazione dei treni di Reading e tra i viali dei Forbury Gardens. Quasi tutti, tra il 97 e il 99%, avevano sperimentato il fenomeno del baco dell’orecchio almeno una volta nella vita. I motivi della pubblicità o di alcuni show televisivi, vari successi del pop, filastrocche per bambini e canzoni di Natale erano in testa alla classifica. Tra i tentativi per cacciare il tormentone, che comunque sparisce dalla mente dopo uno o due giorni: meditare, mettersi a lavorare, andare a dormire, bere alcol ecc. Altra cosa scoperta da Beaman e Williams: i tormentoni riprodotti dalla corteccia uditiva del cervello (senza coinvolgimento alcuno dell’apparato auricolare) possono durare più a lungo rispetto alla capacità della nostra memoria uditiva, che consiste nel saper ripetere in maniera controllata e consapevole un brano appena ascoltato. «Probabilmente - spiegano i due studiosi - i tormentoni scattano riattivando dei meccanismi della memoria a lungo termine e non semplicemnte facendo ricorso alla memoria uditiva» che ricade invece tra i sistemi di memorizzazione a breve termine.