Antonio Carioti, Corriere della Sera 07/01/10, 7 gennaio 2010
«Treccani, 10.000 nomi per il Biografico» (riassunto) Entro il 15 gennaio sarà completato il Dizionario biografico degli italiani degni di nota (e defunti), poi si chiederà agli studiosi di scrivere gratuitamente una o più biografie
«Treccani, 10.000 nomi per il Biografico» (riassunto) Entro il 15 gennaio sarà completato il Dizionario biografico degli italiani degni di nota (e defunti), poi si chiederà agli studiosi di scrivere gratuitamente una o più biografie. I contratti dei redattori del Dizionario sono stati prorogati fino al prossimo 31 marzo, poi scadranno. In questo modo Giuliano Amato, presidente dell’Istituto dell’Enciclopedia italiana, e Franco Tatò, amministratore delegato, cercano di completare l’opera, che rischia di non essere ultimata per ragioni economiche. Un recente appello per salvarla aveva raccolto in poco tempo 4.000 adesioni, con numerose firme di celebri studiosi. Il Biografico, progetto editoriale iniziato nel 1960, raccoglie le vite di italiani illustri dalla caduta dell’Impero romano d’Occidente (476 d.C.) ad oggi: è arrivato alla lettera M e al volume 73. Mario Caravale, direttore dell’opera: «Entro il 15 gennaio consegneremo al presidente Amato un elenco di circa 10 mila nomi per portare a termine l’opera con non più di altri trenta volumi». Gli italiani i cui cognome inizia per N fino alla Z saranno sacrificati: quelli dalla A alla M hanno avuto a disposizione oltre il doppio dei volumi, per un totale di 27-28.000 voci. Giuseppe Monsagrati, storico, si occupa dei contemporanei (dal 1800 ad oggi): «Io sto preparando per la mia sezione un elenco di circa tremila nomi, poi ovviamente si vedrà quanti ne potranno rimanere. Penso che nel complesso non potremo aggiungere più di altre 15 mila voci». Ci sono altre cinque sezioni’ due ripartite secondo criteri cronologici (una per l’Età Moderna e un’altra per il Medioevo) e tre secondo criteri tematici (musicisti, esponenti delle arti figurative e studiosi di scienze naturali). Il rischio? Escludere i personaggi minori.