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 2010  gennaio 07 Giovedì calendario

Nebbia Luciano

• Palestro (Pavia) 1 settembre 1953. Banchiere. Direttore generale della Cassa di risparmio di Firenze • «[...] figlio della Lomellina, nato a Palestro della Battaglia, 2.014 anime, il comune della Lombardia più vicino al Piemonte. In provincia di Pavia ma a pochi chilometri da Vercelli, quasi a riflettere la doppia anima di Nebbia, juventino dalla nascita e una gioventù nello scudo crociato di Lombardia, sotto il segno della corrente democristiana di Giovanni Marcora. Ma la carriera di Nebbia è targata solo San Paolo: dalla gavetta in filiale fino alle società di leasing del gruppo, dai gradini più bassi fino alla direzione generale. E poi, con la benedizione particolare di Enrico Salza, la lenta ascesa nella casa madre, prima e dopo la fusione con Banca Intesa. Perché Nebbia, capace di andar d’accordo con Alfonso Iozzo prima e con Pietro Modiano poi, è l’unico (o quasi) dei ”torinesi” capaci di non affogare, anzi di nuotare con bracciate sicure nella banca del MiTo: prima mossa, come responsabile dell’area Milano nord, in cui sono tornate preziose le sue conoscenze interne a Comunione e Liberazione; poi a Firenze, dove non era facile conquistare la fiducia delle fondazioni toscane, azioniste in perenne contrasto ma accomunate dalla diffidenza verso i Passera boys in arrivo dal Nord. Con un curriculum del genere, non stupisce che si sia pensato a lui – metà lombardo metà piemontese, dna San Paolo ma gradito al consigliere delegato di Intesa, Corrado Passera – per riportare la pace sotto la Mole, nel cuore di quella banca dei territori che resta il pomo della discordia tra torinesi e milanesi di Intesa. O forse, più ancora, tra torinesi e basta, divisi tra tifosi di Enrico Salza (il banchiere che più di tutti volle la fusione) e critici a vario titolo del presunto strapotere meneghino sulla banca, dal sindaco Sergio Chiamparino al presidente della Compagnia di San Paolo, Angelo Benessia. [...]» (’Il Foglio” 7/1/2010).