Pietro Piovani, Il Messaggero 5/1/2010, 5 gennaio 2010
Nel 2009 fabbisogno boom: 86 miliardi Risultato leggermente migliore delle attese. Ma il debito pubblico volerà al 115% ROMA I conti pubblici del 2009 si sono chiusi male, anche se la cosa era abbondantemente prevista
Nel 2009 fabbisogno boom: 86 miliardi Risultato leggermente migliore delle attese. Ma il debito pubblico volerà al 115% ROMA I conti pubblici del 2009 si sono chiusi male, anche se la cosa era abbondantemente prevista. In dodici mesi il fabbisogno (cioè la differenza fra entrate e uscite dello Stato) è stato di circa 86 miliardi di euro. Cioè 31 miliardi e mezzo in più rispetto al fabbisogno dell’anno precedente. Volendo trovare un elemento positivo in queste cifre, si può rilevare che il risultato finale è leggermente migliore di quello che il Tesoro aveva preventivato quattro mesi fa, quando aveva indicato il traguardo finale a -88 miliardi. I conti pubblici. Sta di fatto che quello appena passato è stato un anno nero per i conti pubblici. ancora presto per conoscere il dato definitivo sull’indebitamento netto (cioè il deficit di tutte le amministrazioni pubbliche, il numero che conta davvero per l’Europa) ma certamente è stato superiore al 5%. Significa che nel 2009 il debito pubblico italiano ha fatto un salto da gigante, passando dal 105% del pil al 115%. In un solo colpo si sono buttati via i risultati ottenuti in tanti anni di sacrifici e di manovre economiche, anni di tagli di spesa e di aumenti di tasse. Il debito pubblico è tornato ai livelli del ”98. Le entrate. Il pessimo risultato è la conseguenza innanzitutto del crollo delle entrate, un fenomeno inevitabile in un periodo di crisi economica. Nel mese di dicembre gli incassi del fisco sono stati abbastanza buoni, ma soprattutto per gli effetti ”una tantum” dello scudo fiscale, che da solo ha portato nelle casse dello Stato 4 miliardi e 700 milioni di euro. Questa voce che ha più che compensato la perdita di gettito tributario dovuta a sua volta a un evento eccezionale come la riduzione del secondo acconto Irpef. Il Tesoro sottolinea che, sempre a dicembre, le imposte indirette (come l’Iva o i bolli) hanno avuto «un andamento leggermente positivo rispetto alle attese». Ciò non toglie che nell’arco dell’intero anno le entrate del fisco siano andate molto peggio che nel 2008. Le uscite. Quanto alle spese, non solo non sono diminuite ma anzi sono aumentate. Del resto è accaduto lo stesso in tutti i paesi del mondo, dove per fronteggiare la recessione i governi hanno finanziato investimenti in ricerca e infrastrutture, aiuti alle imprese. In Italia però la spesa per investimenti non è stata potenziata: l’incremento delle spese è atttribuibile soprattutto alle spese ordinarie, o al massimo alla forte spesa per i sostegni economici destinati ai lavoratori che perdono il posto. Il Pd. Le ultime cifre sul fabbisogno sono state commentate da Stefano Fassina, responsabile Economia per il Partito democratico: «Il dato è molto preoccupante» dice Fassina, non tanto per l’entità del disavanzo, quanto per il fatto che il buco «è il frutto non di manovre anticrisi, come è avvenuto negli altri paesi, ma dall’incapacità di controllare la spesa corrente». La spesa per il funzionamento dello Stato ha continuato a crescere accusa l’esponente del Pd mentre il governo ha tagliato gli investimenti pubblici e l’evasione è aumentata «dato che il gettito tributario è caduto ben oltre la contrazione del pil». I rimborsi fiscali. L’Agenzia delle Entrate fa sapere di aver disposto nuovi rimborsi fiscali per quasi 800 mila contribuenti. In tutto saranno erogati 940 milioni di euro, che sommati agli importi già restituiti porteranno il totale dei rimborsi relativi al 2009 alla cifra di 14,6 miliardi di euro. Il grosso è andato alle imprese, che hanno recuperato 8,6 miliardi di crediti Iva e 4,5 miliardi di imposte dirette. Ai contribuenti che attendevano i rimborsi Irpef è arrivato invece un miliardo e mezzo. I soldi si ricevono direttamente sul conto corrente, purché si sia comunicato all’Agenzia delle Entrate il proprio codice Iban