Andrea Sorrentino, ཿla Repubblica 4/1/2010;, 4 gennaio 2010
«Premessa: sono amico di Henry, è un mio idolo. Voleva il Mondiale e ha fatto un gesto d’istinto, fosse per me non gli darei neppure una giornata
«Premessa: sono amico di Henry, è un mio idolo. Voleva il Mondiale e ha fatto un gesto d’istinto, fosse per me non gli darei neppure una giornata. Però se sul fair play c’è un precedente come il mio, allora su Titì devono prendere provvedimenti. Invece vedo che neppure l’hanno convocato per ascoltarlo. Io fui trattato come un delinquente: dopo Berlino neanche mi volevano mandare in vacanza per interrogarmi. Nel mio gergo lo definisco un atteggiamento infame, questo voler coprire tutto col silenzio. una cosa schifosa, è lo schifo del calcio. Non potrei mai far parte di questo mondo, quando smetterò». (Marco Materazzi)