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 2010  gennaio 05 Martedì calendario

LA BARA D’ORO DEL PADRINO CANADESE (RIASSUNTO)


Il corpo di Nicolò Nick Rizzuto jr. lunedì 4 gennaio è entrato nella chiesa di Notre Dame a Montreal in una bara d’oro, portata a spalle da otto uomini vestiti di nero, con gli occhiali scuri e il Borsalino in testa, tra due ali di folla mentre il sacerdote dall’altare urlava in italiano «Fate largo al nostro Nick». Nick era stato ucciso il 28 dicembre 2009 alle 12 e 15 con sei colpi di pistola, nel centro di Montreal, all’angolo della Lachine Road e di Wilson Ave, davanti alla sua Mercedes nera e a una mucchio di gente in giro per i saldi. A piangere la morte del nipote in chiesa c’era Nick Rizzuto senior, 84 anni, uscito di carcere da poco più di un mese, condannato per droga, estorsione e gioco d’azzardo. Il padre di Nicolò, Vito Rizzuto era invece in carcere, nel Colorado, con una condanna sulla spalle di 10 anni per reati legati a tre omicidi di mafia. La storia criminale della famiglia Rizzuto in Canada inizia nel 1952 quando Nick senior sbarcò dalla Sicilia senza una lira. Divenuto in pochi anni un uomo potente av Montreal, fondò la Sesta Famiglia, il clan più famoso della mafia canadese, alleato ai Bonanno di New York. Vinse le guerre contro gli irlandesi, gli ebrei e i clan locali. Alla metà degli Anni Novanta, ai primi segnali di crisi, la Famiglia Rizzuto era riuscita a stringere un accordo con tutti i gruppi emergenti, il cosiddetto «Consortium», con la mafia russa, gli irlandesi e i cartelli colombiani della droga: gli italiani si erano presi quasi tutti gli affari dell’edilizia, l’80 per cento del business. Ora la sfida per la famiglia mafiosa viene dalle street gang, le bande da strada.