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 2010  gennaio 03 Domenica calendario

Finisce in tribunale il film anti-Darwin. Polemiche in California Annullata la proiezione fissata in un museo pubblico di scienze a Los Angeles

Finisce in tribunale il film anti-Darwin. Polemiche in California Annullata la proiezione fissata in un museo pubblico di scienze a Los Angeles. Gli organizzatori chiedono 75 mila dollari di risarcimento Alcune riviste americane si sono stupite del convegno creazionista organizzato in Italia presso il Cnr, ma negli Stati Uniti l’offensiva antievoluzionista è ben più intensa, tanto che adesso in California la questione è finita in tribunale. Oggetto del contendere è un film intitolato Darwin’s Dilemma («Il dilemma di Darwin»), diretto dal regista Lad Allen, del quale il California Science Center (Csc) di Los Angeles, museo pubblico della scienza, ha cancellato la proiezione nella sua sala dopo averla in un primo momento accettata. Il film di Allen è stato realizzato con l’appoggio del Discovery Institute, un centro di Seattle che sostiene la teoria dell’ Intelligent Design («progetto intelligente»), ritenuta inaccettabile dalla stragrande maggioranza degli scienziati. La pellicola tende cioè ad accreditare l’idea che la complessità e la varietà degli organismi viventi non si possa spiegare attraverso imeccanismi della selezione naturale darwiniana, ma comporti l’intervento della mente superiore di un essere sovrannaturale. In particolare Darwin’s Dilemma si concentra sulla cosiddetta «esplosione del Cambriano». Il fatto cioè che in un periodo di circa 52 milioni di anni (tra 542 e 490 milioni di anni fa) si sia registrata una crescita improvvisa e veloce del numero e della complessità delle specie viventi, testimoniata dal ritrovamento di un gran numero di fossili. Tale fenomeno sembra contraddire l’idea di un’evoluzione lenta e graduale, tanto che lo stesso Darwin (di qui il titolo del film) si era posto il problema nella sua opera L’origine delle specie (1859), di cui lo scorso anno è stato celebrato il centocinquantesimo anniversario insieme al bicentenario del grande naturalista britannico, nato nel 1809. La quasi totalità degli scienziati non ritiene che l’esplosione del Cambriano possa inficiare la teoria dell’evoluzione, tanto più che di recente due ricercatori dell’Università di Oxford, Richard Callow e Martin Brasier, hanno identificato una ricca varietà di fossili risalenti al precedente periodo Ediacarano (tra 635 e 542 milioni di anni fa), che sembrano coprire la lacuna su cui insistono i creazionisti. Perciò la decisione del Csc di concedere in affitto le proprie strutture per la proiezione di Darwin’s Dilemma ha suscitato forti proteste degli studiosi, come era avvenuto in un altro caso del genere, nel 2005, presso il prestigioso Smithsonian’s National Museum of Natural History di Washington. Così il Csc ha annullato la proiezione: a suo avviso il contratto d’affitto della sala è stato violato da un comunicato del Discovery Institute che pubblicizzava l’evento in termini scorretti, collegando il film alla rete di istituzioni culturali legate allo Smithsonian, di cui fa parte il Csc. Ma a noleggiare la sala non era stato il Discovery, bensì l’American Freedom Alliance (Afa), un centro studi che non si dichiara apertamente a favore dell’ Intelligent Design, ma si limita ad auspicare un libero dibattito tra evoluzionisti e ant-idarwiniani. Di conseguenza l’Afa ha citato in tribunale il Csc, accusandolo di aver fatto ricorso a un pretesto infondato per venire meno ai suoi impegni e di aver violato il principio costituzionale della libertà di pensiero: chiede un consistente risarcimento di 75 mila dollari. La prima udienza è fissata per il 26 gennaio.