La Stampa 3/1/2010, 3 gennaio 2010
La prima riforma da mettere in cantiere, dice il ministro delle politiche giovanili Giorgia Meloni, è lo svecchiamento delle due camere, rendendo eleggibile chi elegge
La prima riforma da mettere in cantiere, dice il ministro delle politiche giovanili Giorgia Meloni, è lo svecchiamento delle due camere, rendendo eleggibile chi elegge. Cioè diciottenni deputati e venticinquenni senatori. Il limite oggi è rispettivamente di 25 e 40 anni. Dibattito non nuovo quello sulla gerontocrazia italiana. I dati sono indicativi: alla Camera l’età media è superiore, anche se di poco, ai 50 anni. E soltanto sei onorevoli rientrano nella fascia dei giovani, compresi tra i 25 e i 29 anni. Al Senato siamo quasi ai 58 anni. E in totale ben 251 parlamentari, oltre un quarto del totale, hanno già superato la boa dei 60 anni. Tra i due grandi schieramenti è un po’ più anziano il gruppo del Pdl, ma il dato medio differisce di una manciata di mesi.