Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2010  gennaio 02 Sabato calendario

Brambilla Pinin

• (Giuseppina Brambilla Barcilon) Monza 1925. Restauratrice • «[...] con gli affreschi ci parla. Li trova più ricettivi degli esseri umani. E dice che la mettono più a suo agio. Davanti a un capolavoro del Quattrocento – mica un qualunque pittore minore, diciamo, per fare due nomi a caso, davanti a un Leonardo da Vinci o a un Piero della Francesca – Pinin sta in piedi, scruta le porosità, le macchie, le gobbe, gli strati di colore e si prepara ad un lungo discorso. Ha parlato per anni con il Giotto della Cappella degli Scrovegni di Padova, con il Masolino da Panicale del Battistero e della Collegiata di Castiglione Olona. E poi con Pollaiolo, Mantegna, Lotto, Caravaggio, Tiziano, Tiepolo, ma anche Lucio Fontana e tanti nomi dell’arte contemporanea. Il colloquio più lungo è stato quello con il Cenacolo: è durato ventidue anni, dal 1977 al 1999. La signora e Leonardo si sono detti un sacco di cose. Cose che chi oggi paga settecento euro per una visita privata al capolavoro di Santa Maria delle Grazie a Milano – tanto costa all’ora il piacere di riservarsi l’Ultima cena – non saprà mai [...]» (Stefania Vitulli, ”Il Foglio” 2/1/2010).