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 2009  dicembre 31 Giovedì calendario

Una squadra di italiani nella serie A bulgara di Vanni Zagnoli per Libero - Annuncio per tutti i calciatori italiani disoccupati

Una squadra di italiani nella serie A bulgara di Vanni Zagnoli per Libero - Annuncio per tutti i calciatori italiani disoccupati. In Bulgaria in tre mesi è stata assoldata una squadra intera, contratti fra i 50 e i 100mila euro: al Botev si può essere protagonisti, anche se è la cenerentola della serie A bulgara. Plovdiv è la seconda città del paese dell’Est, colonizzata fin dall’antica Roma che ne fece la capitale della Tracia, con il nome di Filippopoli: laggiù Carlo Ancelotti due anni fa ricevette una laurea ad honorem. Nella bacheca del club due scudetti, due coppe di Bulgaria e una dei Balcani. Interessava a una cordata calabrese, il presidente Marco Ornella avrebbe messo come dg Francesco Salerno, ex Treviso, la trattativa è sfumata. Oggi allenatore è Enrico Piccioni, 48 anni, da centrocampista arrivata in A con la Cremonese, una ventina di stagioni fa; come tecnico si è sempre mosso nelle Marche, con puntate anche a Città di Castello e Riccione. Due anni or sono venne arrestato per bancarotta, per il fallimento della Vis Pesaro. Alla guida della Sambenedettese, in Prima Divisione, venne sostituito dal vice, Scarpantoni, dopo 13 giorni fu scarcerato e riprese in mano i rossoblù, sino all’esonero di tre mesi più tardi. Era finito nei guai con la procura per non aver saldato il conto all’hotel Imperial, di San Benedetto. A Plovdiv quando fu presentato dovette precisare: «Qui alloggio in albergo come impiegato del Botev, in tutto il mondo le spese vengono pagate e sono a carico della società». ultimaIl proprietario Hristolov sta per vendere. «A gente facoltosa, ci dicono un bancario bulgaro». La squadra ha raggranellato solo una vittoria e 4 pareggi, perdendo 10 partite: 12 gol fatti, 33 subiti. La Pfg si è fermata il 6 dicembre, riprenderà a marzo. «Prima della sosta invernale abbiamo conquistato tre pari in sequenza, il trend è positivo, siamo a sei lunghezze dalla salvezza». In rosa camerunensi, brasiliani, argentini, nigeriani e tanta gente di Lega Pro. Il portiere è Luca Brignoli, 26 anni; i difensori Marco D’Argenio (25), Marco Di Paolo (22), Ciro Sirignano (24, reduce dal fallimento dell’Avellino), Ilario Lanna (19) e Fabio Tinazzi (26enne romano, ex Reggiana, Treviso; per tre stagioni alla Samb). Fra i centrocampisti Massimiliano Brizzi (34 anni, già a Como e Lumezzane, per 9 stagioni al Novara), Gilberto Zanoletti (29, altro ex Lume), Emanuele Morini (27); le punte Alain Carlet (32, 14 gol nello Spezia) e Alberto Rebecca (26). Dalla B è arrivato il ghanese Daniel Ola, 27 anni, che a Cesena non sfondava. Piccioni tiene alte le sue carte: «Manca un attaccante vero, ci aspettiamo molto dal mercato, avevamo dovuto limitarci agli svincolati, portati da Malù». 20mila spettatoriIl ds è Mpasinkatu, l’italocongolese spesso ospite di Sky, già opinionista di Tuttosport e Qn. A gennaio lo affiancherà Sergio Borgo, 56 anni, uno dei pelati più bersagliati dalle tifoserie avversarie negli Anni 70 e 80, in cui fu capitano della Pistoiese e poi dello Spezia: nel 2000 lavorò al Neftohimik di Burgas, sempre in terra danubiana. A Plovdid le società calcistiche sono quattro, questa è intitolata a Christo Botyov, eroe e poeta. «Siamo il club con più tifosi, abbiamo ricreato entusiasmo. Ci seguono 18-20mila spettatori, contro i 200 trovati al mio arrivo», dice Piccioni. Resta da chiedersi come l’allenatore con i baffi sia arrivato sino a Filippopoli. «Mi piazzai fra i primi tre a un master di Coverciano, con 108, in Bulgaria mi ha segnalato da un amico italiano. Mi presi una settimana per decidere, sino ai primi di settembre: avevo qualche possibilità fra Lega Pro e serie B, saltate perché tutti vogliono lavorare solo con i giovani. Dopo una dozzina d’anni di carriera, puntavo a qualcosa di più. Qui pian piano abbiamo rimesso in sesto tutto». L’idolo è Emanuele Morini, 28 anni, 6 gol in sei partite. «Lo vogliono Levski e Cska, che hanno impegnato Roma e Lazio in Europa League, e il Chernomoretz». Uscito dal settore giovanile della Roma, andò in Inghilterra, al Bolton, poi in Grecia. Un temerario, come chi l’ha preceduto e seguito nell’avventura più stravagante del continente.