31 dicembre 2009
Antonia Musci, 66 anni. Di Francafilla Fontana in provincia di Brindisi, vedova da dieci anni, era la madre di Pietro Lonoce, 36 anni, disoccupato, separato, strano di testa, alcolizzato, che abitava nel garage della stessa palazzina dove stava lei e più volte, coi suoi raptus di violenza, l’aveva costretta a chiamare i carabinieri
Antonia Musci, 66 anni. Di Francafilla Fontana in provincia di Brindisi, vedova da dieci anni, era la madre di Pietro Lonoce, 36 anni, disoccupato, separato, strano di testa, alcolizzato, che abitava nel garage della stessa palazzina dove stava lei e più volte, coi suoi raptus di violenza, l’aveva costretta a chiamare i carabinieri. Costui nel pomeriggio di lunedì 28 dicembre andò a una pompa di benzina, riempì due bottiglie, e con quelle in mano si presentò nell’appartamento della mamma chiedendole soldi per comprarsi da bere. Lei gli rispose di no e allora lui, dopo averle rovesciato addosso la benzina, con un accendino le diede fuoco e scappò via. La donna, avvolta dalle fiamme, bussò ai dirimpettai e appena quelli le aprirono si precipitò in casa loro, incendiando diversi mobili mentre i vicini cercavano invano di spegnere il fuoco (portata in ospedale morì dopo quattro ore d’agonia; il figlio, che era fuggito a bordo della sua Fiat 600, fu rintracciato il giorno dopo vicino al cimitero del paese). Pomeriggio di lunedì 28 dicembre un appartamento in piazza Calandrè a Francafilla Fontana in provincia di Brindisi.