31 dicembre 2009
Diana Lasecchia, 41 anni. Pugliese di Trinitapoli, madre di tre bambini piccoli che le erano stati tolti per la sua abitudine di pestarli di botte, da un anno conviveva col fabbro Giacomo De Facendis, 43 anni, che per lei aveva lasciato moglie e figli
Diana Lasecchia, 41 anni. Pugliese di Trinitapoli, madre di tre bambini piccoli che le erano stati tolti per la sua abitudine di pestarli di botte, da un anno conviveva col fabbro Giacomo De Facendis, 43 anni, che per lei aveva lasciato moglie e figli. Costui, ossessionato dall’idea che la compagna gli mettesse le corna, l’altra notte, mentre le faceva una scena di gelosia in camera da letto, d’un tratto prese una calibro 6.35 senza matricola e illegalmente detenuta, le sparò un colpo alla gola e subito dopo chiamò i carabinieri: «Venite a prendermi, ho fatto una sciocchezza, mi voglio uccidere». Verso le 2.30 di notte, tra martedì 29 e mercoledì 30 dicembre, in un appartamento a Trinitapoli nella provincia pugliese di Barletta-Andria-Trani.