lettera all’Unità 31/12/2009, 31 dicembre 2009
LETTERE - Dà
un certo piacere trovare che anche Dan Brown - il primo della classe, che ha fatto della scrittura un prodotto industriale - non è immune da errori: se sbagliare è umano, lo sentiamo più vicino e ci torna simpatico. Del personaggio principale del suo ultimo romanzo Il simbolo perduto, un terribile fanatico ossessionato dalla ricerca di segreti millenari capaci di assicurare l’onnipotenza, dice che «aveva divorato l’Odissea di Omero rimanendo affascinato dagli epici duelli tra valorosi guerrieri in armatura». Duelli nell’Odissea? Un qualsiasi studente di scuola media è capace di correggere il grande Dan: i duelli sono nell’Iliade, l’Odissea è tutta un’altra cosa.
Se in letteratura greca Dan lascia a desiderare, in filosofia non va meglio. Nel citare Pitagora, gli attribuisce la frase: «Conosci te stesso», quando invece era scritta sul frontone dell’oracolo di Delfi, che Socrate la fece sua e che racchiude, in qualche modo, il nucleo centrale del suo pensiero.
Ezio Pelino