Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  dicembre 29 Martedì calendario

Lettere al Corriere - Garibaldi e gli inglesi. Caro Romano, la simpatia degli inglesi per Garibaldi era indiscutibile, lei lo ha ricordato nella risposta a un lettore

Lettere al Corriere - Garibaldi e gli inglesi. Caro Romano, la simpatia degli inglesi per Garibaldi era indiscutibile, lei lo ha ricordato nella risposta a un lettore. Tuttavia le due navi Argus e Intrepid non erano a Marsala per coprire lo sbarco dei Mille (la spedizione era, per ovvi motivi, segreta), ma nell’interesse della piccola colonia britannica in Sicilia. Indubbiamente la loro presenza in porto servì in un primo momento come deterrente per i Borboni, a tutto vantaggio dei Garibaldini. Sebastiano Caronni, Orsenigo, Pavia Esisteva effettivamente nella città dello sbarco una comunità britannica composta soprattutto da produttori ed esportatori di vino Marsala per il mercato del Regno Unito. Ma la protezione dei connazionali fu l’argomento che meglio poteva giustificare una presenza motivata soprattutto da considerazioni politiche. Sergio Romano