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 2009  dicembre 29 Martedì calendario

«E sarò pure un bamboccione, mica mi offendo», racconta Flavio Insinna che a 44 anni è addirittura un fuori quota

«E sarò pure un bamboccione, mica mi offendo», racconta Flavio Insinna che a 44 anni è addirittura un fuori quota. «Non è colpa mia se ho una famiglia straordinaria, non sto parcheggiato controvoglia, è che io con mamma e papà ci sto proprio bene. Non resto per la cena pronta o i pantaloni stirati. E non posso nemmeno dire che non litighiamo mai e che ci alziamo ogni giorno con gli uccellini che cinguettano. Ma ci divertiamo, loro sono pieni di ironia, mi sembrano Sandra e Raimondo, sono fortunato. Due genitori così li auguro a tutti i figli del mondo». Flavio prova a cercarsi un suo appartamento. «Ma non ne trovo, giuro. Sugli annunci immobiliari leggi sempre: panorama mozzafiato, occasione irripetibile, vista su San Pietro... sì, col telescopio». Sta girando la fiction Ho sposato uno sbirro per la Rai. «Così a fare i sopralluoghi ci mando mia sorella. Ma finora niente». Insinna rigira il problema: «Mi stupisco che vi sembri strano, non è che mi sono accampato nell’ingresso di due estranei. Sicuramente la mia passione per il lavoro ha stritolato certi amori. Avrei potuto sposarmi, non è andata, va bene così». (Flavio Insinna a Giovanna Cavalli sui figli che restano a casa, Corriere della Sera 29/12/2009)