Vittorio Da Rold, Il Sole-24 Ore 29/12/2009;, 29 dicembre 2009
«NUOVE SANZIONI AIUTANO IL REGIME»
«L’occidente deve sostenere i diritti umani e la libertà di espressione in Iran evitando nuove sanzioni che potrebbero essere controproducenti e rinsaldare il regime». Lo afferma Scott Lucas, 47 anni, professore di studi americani all’Università di Birmingham, ideatore di un blog chiamato Enduring America diventato uno dei punti di riferimento più aggiornatie attendibili sugli eventi in corso in Iran. Lucas ha sempre sostenuto di non mettere in primo piano la realpolitik sul dossier nucleare ma di riconoscere il peso politico dell’Onda verde e della crisi di legittimità del regime dopo il voto del 12 giugno.
Qual è la strategia migliore che l’occidente deve tenere rispetto alla situazione in Iran? In questo contesto la lettera a giugno di Barack Obama indirizzata a Khamenei è stato un errore?
Ho sempre sostenuto una strategia che appoggi i diritti umani e la libertà di espressione per gli iraniani evitando ogni intervento, specialmente le sanzioni che potrebbero essere controproducenti e punire la popolazione piuttosto che il regime. Quanto alla lettera del presidente Obama a Khamenei è stata superata dagli eventi dopo le elezioni presidenziali del 12 giugno.
possibile un compromesso inIran o la situazione è troppo deteriorata?
un tema di dibattito all’interno del nostro blog. Io posso azzardare che un gruppo di politici e mullah che ora sostengono il movimento dell’Onda verde cercheranno di trovare una terza via tra il blocco formato dal governo e la guida suprema da un lato e i leader dell’opposizione dall’altro. Una sorta di riedizione del cosiddetto piano di unità nazionale ideato a suo tempo da Rafsanjani e poi bloccato da Khamenei lo scorso autunno. Altri fra noi invece pensano che questa soluzione non sia più percorribile poiché la situazione si è troppo deteriorata.
Il cambio di regime è simile a quello che avvenne nell’Europa dell’est nel 1989?
Non mi piace comparare l’Iran all’Europa dell’est. Sono paesi agli antipodi con storie, retroterra, traiettorie politiche completamente diversi alle spalle. Mi piace ricordare che questa è l’unica nazione basata su una rivoluzione religiosa che l’ha trasformata in un unicum in termini di aspirazioni del popolo iraniano. Quanto alla lettera del presidente Obama a Khamenei è stata superata dagli eventi dopo le elezioni del 12 giugno.
Il sito Parlemannews ha rivelato che il corpo senza vita del nipote di Moussavi è scomparso forse per impedire un funerale. Se fosse confermato è la prova che il regime islamico si è trasformato in un regime di polizia?
ancora troppo presto per dare una valutazione ponderata su questa vicenda ma è evidente che questo regime è spaventato e cerca in ogni modo di recuperare legittimità. Questo è il significato degli ultimi arresti dei riformisti vicini a Moussavi di ieri.