Libero 24/12/2009, 24 dicembre 2009
«Homer crede in Dio» l’Osservatore romano riabilita i Simpson (Libero) - La teologia secondo Homer Simpson: a 20 anni dalla nascita del celebre cartoon nato dalla matita di Matt Groening, l’Osservatore Romano tesse le lodi della ”stralunata” famiglia di Springfield, sottolineandone, oltre all’irriverenza e all’ironia che la caratterizza, i tratti filosofici e perfino teologici messi in mostra in molte delle 400 puntate finora trasmesse
«Homer crede in Dio» l’Osservatore romano riabilita i Simpson (Libero) - La teologia secondo Homer Simpson: a 20 anni dalla nascita del celebre cartoon nato dalla matita di Matt Groening, l’Osservatore Romano tesse le lodi della ”stralunata” famiglia di Springfield, sottolineandone, oltre all’irriverenza e all’ironia che la caratterizza, i tratti filosofici e perfino teologici messi in mostra in molte delle 400 puntate finora trasmesse. Benché i Simpson, secondo il quotidiano vaticano, siano «una sintesi impazzita della cultura pop e della tiepida e nichilista middle class americana», si individuano nella serie tv «tratti filosofici e perfino teologici». Anzi, tra i temi che entrano più in gioco nella vita della scanzonata comunità di Springfield «quello del rapporto tra uomo e Dio, è uno dei più importanti e più seri». Dal reverendo Lovejoy, le cui prediche fanno dormire Homer, al radicalismo ingenuo di Flanders, fino ai «monologhi che i protagonisti rivolgono direttamente all’Altissimo», non mancano i riferimenti pungenti alla confusione religiosa e spirituale dei nostri tempi. Che si risolve quando, in un epidosio, mentre la casa sta bruciando e Springfield è minacciata dai demoni, Homer decide di chiedere udienza proprio a Dio.