Jacopo Giliberto, Il Sole-24 Ore 23/12/2009;, 23 dicembre 2009
IL MALTEMPO COSTA 500 MILIONI
difficile fare bilanci precisi, ma il gelo lappone e le nevicate cadute nei giorni scorsi su buona parte dell’Alta Italia e del Centro hanno prodotto danni stimabili sui 500 milioni. una stima approssimata, com’è ovvio. Gli agricoltori presumono decine di milioni di danni alle colture, i commercianti milanesi hanno stimato un calo del giro d’affari per 2,5 milioni sulle spese di natale, l’ufficio studi della Camera di commercio di Monza e Brianza ha calcolato per il solo Nord Italia un costo da neve sui 300 milioni.
La stima della Cdc monzese si basa dati del registro imprese, Aci, Istat, ministero dei Trasporti, Digicamere e si concentra soprattutto sulla perdita legata «all’economia diffusa, ai costi per gli spostamenti, al mancato indotto di un periodo molto intenso per le attività commerciali come quello natalizio », che per i negozi rappresenta una parte preziosa del fatturato dell’anno. Avvicinando la lente d’ingrandimento, il danno sfiora i 170 milioni di euro in Lombardia, gli 11 in Brianza e raggiunge i 70 milioni solo a Milano. Nelle altre Regioni del Nord i costi per la nevicata ammonterebbero a oltre 75 milioni di euro per l’area veneta interessata e a circa 60 milioni per quella piemontese.
Dopo Monza, la Camera di commercio di Milano ha aggiunto che nella sola giornata di ieri c’è stata una «perdita» di 2,5 milioni di euro per i regali. Secondo l’istituzione milanese, il maltempo ha ostacolato la corsa allo shopping per quel 6% dei milanesi che concentra negli ultimi giorni l’acquisto dei regali. In ogni caso la Camera di Commercio stima che la spesa media dei milanesi per il Natale sia in crescita: dai 255 euro dello scorso anno a 278 euro di quest’anno. Eppure il 40% dei milanesi comprerà regali più economici.
Ci sono però altri danni non contabilizzati, che fanno salire attorno ai 500 milioni le conseguenze da maltempo, come quelli per effetto dei ritardi nella consegna delle fatture spedite per posta ( si sono visti porta-lettere affrontare il tempaccio con il coraggio dei tempi della mitologia postale), oppure come le spese sostenute per tenere pulite strade e aeroporti, le pazzie dei treni, le tonnellate di sale sparse sull’asfalto, le condutture spaccate dal gelo, i mancati introiti delle società aeroportuali per i voli soppressi e così via. A Linate la protezione civile ha portato centinaia di brande per far coricare chi ha perso il volo e ieri sera l’aeroporto è stato chiuso al traffico perché – udite – gli spazzaneve hanno coperto le luci di atterraggio della pista. Secondo la Confederazione italiana degli agricoltori, il gelo ha colpito alberi da frutta e olivi e molti rischiano di andare perduti. Ma danni maggiori si hanno per gli ortaggi coltivati in pieno campo.
A Milano l’esercito, che ha un ruolo sempre più tuttofare, ha cominciato a spalare la neve, come ha ordinato il ministro della Difesa Ignazio La Russa. Sono 800 i militari messi per strada dal ministro. Oltre il 95% di tram e autobus milanesi è in servizio. La chiusura delle scuole e il minore traffico hanno aiutato la circolazione dei mezzi dell’Atm.Isoldati sono stati schierati anche a Bologna, Verona, Forlì e Ferrara.
Sul fronte dei ritardi ferroviari, «le polemiche le faremo dopo. Sulla rete nazionale non c’è alcun blocco, sta funzionando », commenta l’amministratore delegato di Ferrovie, Mauro Moretti. saltato circa il 5% dei treni a media percorrenzae il 6% dei locali.
La situazione è monitorata con la massima attenzione ma ieri non erano ravvisabili emergenze tali da richiedere l’intervento della Protezione civile nazionale. Per quanti si metteranno in viaggio nelle aree interessate da nevicate, il consiglio che arriva dal dipartimento guidato da Guido Bertolaso è informarsi: con la compagnia aerea o la società ferroviaria prima di andare in aeroporti e stazioni; attraverso i canali dedicati per chi si sposterà in auto in modo da conoscere le condizioni del percorso.
Tamponamenti – troppi mezzi viaggiano in modo incosciente senza gomme invernali – sono avvenuti ieri sulla Milano- Genova all’altezza di Pavia e sulla A6 a Ceva (Cuneo), dove una persona è morta. «Altre criticità particolari tranne il ghiaccio non ce ne sono», precisa Giandomenico Protospataro della Polstrada. Il traffico, comunque, era già ieri molto intenso. Per oggi era comunque atteso un elevato flusso di veicoli sulla rete autostradale, a cui potrebbero aggiungersi coloro che hanno rinviato la partenza a causa delle avverse condizioni meteorologiche. «La Polizia stradale ha predisposto – aggiunge – un piano per l’esodo natalizio con 1.600 pattuglie al giorno: piano ulteriormente rafforzato a causa del maltempo».
Qualche evento di cronaca minore. Una tromba d’aria si è abbattuta la notte scorsa nel palermitano, provocando il ribaltamento di due Tir sull’autostrada Palermo-Catania, tra gli svincoli di Termini Imerese e Trabia; il conducente di uno dei due automezzi è rimasto ferito. Il traffico sull’A19 è stato interrotto per qualche ora.
A Napoli ieri sono state fermate le corse degli aliscafi verso le isole del golfo; regolari invece i traghetti con nave.
Infine, a Chiavari (Genova) un guidatore che marciava nella neve con l’auto mentre leggeva il pannello luminoso per l’ingresso in A12 è slittato e ha investito un vigile urbano impegnato a smistare il traffico reso pazzo dalla nevicata.