ItaliaOggi 23/12/2009, 23 dicembre 2009
La Catalogna pronta a dare il colpo di grazia alla corrida - Venerdì scorso con 67 voti contro 59 il parlamento autonomo della regione spagnola si è mostrato favorevole a una iniziativa legislativa popolare che ha raccolto 180 mila firme (ma ne bastavano 50 mila) per l’abolizione delle corride in Catalogna
La Catalogna pronta a dare il colpo di grazia alla corrida - Venerdì scorso con 67 voti contro 59 il parlamento autonomo della regione spagnola si è mostrato favorevole a una iniziativa legislativa popolare che ha raccolto 180 mila firme (ma ne bastavano 50 mila) per l’abolizione delle corride in Catalogna. Bisognerà attendere ancora qualche mese prima del voto definitivo, ma gli amanti della tauromachia non si fanno illusioni. La capitale catalana, Barcellona, dove le corride si svolgono fin dal XIX secolo, è la sola città in Spagna ad aver contato fino a tre plaza de toros. Ma oggi i movimenti animalisti si sono dimostrati molto più aggressivi e soprattutto più organizzati rispetto agli ambienti favorevoli alla corrida, che non si sono mai riuniti in collettivo. Oltretutto le organizzazioni animaliste hanno saputo fare fronte comune con i nazionalisti del Ciu e gli indipendentisti di Erc, che non vedevano l’ora di unirsi a un movimento contro una tradizione da sempre associata alla Spagna e al franchismo. Una tradizione che però è in netto calo su scala nazionale: nel 2009 si sono svolte 891 tra corride ed eventi simili, ben 354 in rispetto al 2008. E un sondaggio ha rivelato che l’81% degli spagnoli con meno di 34 anni non prova alcun interesse per la corrida. E l’indifferenza raggiunge il 78% tra i 35-44enni. Presto altre regioni, come Valencia e Castiglia e Leon, potrebbero seguire l’esempio catalano.