Marcello Bussi, MilanoFinanza 23/12/2009, 23 dicembre 2009
Il mattone Usa traina le borse - Le vendite di case esistenti negli stati uniti salgono del 7,4% a novembre, più del previsto - Gli economisti si aspettano che nel quarto trimestre il pil cresca del 4%
Il mattone Usa traina le borse - Le vendite di case esistenti negli stati uniti salgono del 7,4% a novembre, più del previsto - Gli economisti si aspettano che nel quarto trimestre il pil cresca del 4%. Euro a 1,421 dollari. Piazza Affari guadagna l’1,1% - I volumi sono bassi, ma ieri è continuato il piccolo rally natalizio delle borse mondiali. A propiziarlo è stato il dato sulle vendite di case esistenti negli Stati Uniti, che ha messo in secondo piano la delusione relativa al pil Usa del terzo trimestre, rivisto al ribasso al +2,2% dalla precedente stima di crescita del 2,8%. Le vendite di case esistenti sono dunque salite del 7,4% a novembre rispetto a ottobre, al tasso annuale di 6,54 milioni di unità, il livello più alto dal febbraio 2007, molto più del 2,9% atteso dagli analisti. Su base annua l’inccremento è stato addirittura del 44%. Un impennata simile non si vedeva dall’agosto 1983. La spinta al rialzo è venuta dalla flessione dei prezzi, la cui media è scesa a 172.600 dollari, in calo del 4,3% su base annua e dai 173.100 dollari di ottobre. E un bel contribuito è arrivato anche dalle forti agevolazioni sul credito. stato infatti concesso un incentivo fiscale di 8.000 dollari a chi acquistava una casa per la prima volta. «C’è stata una vera corsa agli acquisti soprattutto tra i giovani, che non hanno voluto perdere l’opportunità dei crediti fiscali», ha spiegato Lawrence Yun, capo degli economisti del Nar, l’associazione degli agenti immobiliari americani. L’incremento di novembre arriva dopo quello del 9,9% registrato il mese precedente. Come ha sottolineato Michelle Meyer, economista di Barclays Capital, il dato dimostra che «la normalizzazione del mercato immobiliare è ormai in corso». Questo fa ben sperare per la crescita dell’economia Usa nel trimestre in corso. Gli analisti sono infatti concordi nel dire, come Ian Shepherdson, capo economista di High Frequency Economics, che la crescita sarà decisamente superiore a quella del 2,2% registrata nel terzo trimestre, il cui dato è stato rivisto al ribasso in particolare a causa del calo degli investimenti dell’1,3%, mentre in precedenza era stato stimato un incremento dello 0,3%. Le attese per il quarto trimestre sono di una crescita del 4%, grazie soprattutto alla ricostituzione delle scorte societarie e alla crescita dei consumi, che il governo ha fatto di tutto per sostenere. In questo clima di ottimismo, ieri Piazza Affari è salita dell’1,1%, mentre i rialzi degli indici di Wall Street si sono mantenuti sotto l’1%. La ripresa del mercato immobiliare Usa ha dato nuova benzina al biglietto verde, con l’euro sceso fino a 1,4219 dollari.