Varie, 22 dicembre 2009
Tags : Elio (Benedetto) Letizia
Letizia ElioBenedetto
• marzo 1959. Nel maggio 2009 le cronache si occuparono di lui dopo la partecipazione di Berlusconi alla festa dei diciott’anni della figlia Noemi • «[...] dipendente comunale nonché commerciante di profumi e bigiotteria, attività questa intestata alla moglie separata. [...] i genitori di Noemi non vivono insieme da un bel po’ di anni. [...] Tutto risale a quando Benedetto Letizia fu arrestato per una storia di compravendite di licenze commerciali illecite al comune di Napoli. Era il 1993 e lui era il capo della segreteria del direttore dell’assessorato all’Annona, Giovanni De Vecchi. Finirono in manette insieme a causa delle rivelazioni di un geometra, che al magistrato disse anche di essere a conoscenza di ”una relazione omosessuale” tra Letizia e De Vecchi. Successivamente arrivò l’istanza di separazione tra lui e la moglie. [...] Ai tempi della Prima repubblica, entrò al comune di Napoli. Si racconta che fosse in quota Psdi. Ma l’ex assessore socialdemocratico Giovanni Grieco non se lo ricorda: ”Hanno scritto che mi faceva da segretario, ma non l’ho mai conosciuto. Io sono stato assessore all’Annona nel 1984 e Letizia non l’ho mai visto in vita mia. Forse era un ragazzo che frequentava la segreteria oppure è arrivato dopo quando io non ero più assessore, boh!”. Nella Seconda repubblica, Letizia si presenta invece come un forzista doc, al punto da telefonare al premier e segnalare candidati pericolanti. Il problema è che nessuno lo conosce negli ambienti del centrodestra napoletano. [...] per giorni sia la madre sia il padre di Noemi hanno resistito alle domande dei cronisti sull’origine dei loro rapporti con il premier. ” un segreto che custodisco e non dirò mai”, sono parole di Anna Palumbo. ”Non mi faccia entrare in profondità”, questa la risposta tipo di Benedetto alias Elio. L’unica verità, allora, è stata consegnata alla gazzetta rosa di corte, Chi: ”Ci siamo conosciuti in campagna elettorale”. Un po’ evasiva come spiegazione del rapporto tra un presidente del consiglio e un oscuro dipendente comunale di Napoli. [...]» (Fabrizio d’Eposito, ”Il Riformista” 7/5/2009).