22 dicembre 2009
G.F, 65
anni. Lucchese d’origine ma residente a Fucecchio, lunghi capelli bianchi sciolti sulla schiena, una passione per i cappelli da western e gli abiti stravaganti, «simpatico, socievole, sempre pronto a mostrare agli amici le foto dei nipotini», un tempo aveva gestito un ristorante, poi una serie di rovesci l’avevano costretto a chiudere ma lui senza perdersi d’animo s’era trovato un lavoro da giardiniere. Poi però era arrivata pure la separazione dalla moglie e la lontananza dai figli, a quel punto aveva cominciato ad avvilirsi e s’era avvilito ancor più, nei giorni scorsi, vedendo i compaesani che si preparavano a festeggiare il Natale in famiglia. Venerdì 18 dicembre, affacciato da casa sua in piazza XX Settembre, prese a urlare di voler morire, i vicini chiamarono i carabinieri e così fu ricoverato nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Giuseppe di Empoli. La mattina di domenica 20 dicembre sgattaiolò in bagno senza farsi vedere dai sorveglianti e là mandò giù quanta più carta igienica gli riuscì di ingoiare, morendo per soffocamento.
Mattinata di domenica 20 dicembre nel reparto di psichiatria dell’ospedale San Giuseppe di Empoli.