22 dicembre 2009
Marco Toriello, 45 anni. Di Eboli, noto alla polizia per spaccio e altri reati, lo scorso dicembre, mentre era agli arresti domiciliari, con una pistola giocattolo tentò di rapinare il fruttivendolo sotto casa sua e finì rinchiuso nel carcere di Salerno
Marco Toriello, 45 anni. Di Eboli, noto alla polizia per spaccio e altri reati, lo scorso dicembre, mentre era agli arresti domiciliari, con una pistola giocattolo tentò di rapinare il fruttivendolo sotto casa sua e finì rinchiuso nel carcere di Salerno. Tossicodipendente e gravemente malato di cirrosi epatica, giovedì 17 dicembre, durante un colloquio con la figlia diciottenne, le disse tutto contento: «Per la vigilia di Natale portami capretto e patate». Il giorno dopo, verso le 19.50, scherzò con un secondino, dieci minuti dopo, però, salì sulla sua branda, legò il capo di una corda alle sbarre della finestra, l’altro capo se lo legò al collo, e si lasciò soffocare (con la sua morte i detenuti che si sono uccisi in carcere nel 2009 sono arrivati a 69, eguagliando il record del 2001). Verso le 20 di venerdì 18 dicembre nel carcere di Salerno.