Nino Ciravegna, Il Sole-24 Ore 22/12/2009;, 22 dicembre 2009
«CON I TRENI ALLARME TUTTO L’ANNO»
L’allarme neve mobilita le città, Milano trema per 20-30 centimetri di coltre ’ bianca.
Alberto Bertone, presidente delle Fonti di Vinadio, un paesino abbarbicato sulle Alpi Marittime, in provincia di Cuneo, non si scompone. Alla neve ci è abituato: «L’anno scorso abbiamo avuto quattro metri di neve e abbiamodovuto portare gli spazzaneve sopra i tetti. Dovevamo pulire per evitare crolli improvvisi.
Per fortuna avevamo i magazzini pieni, a valle, e l’attività commerciale non ne ha risentito particolarmente ». Tutta l’attività si svolge in condizioni estreme «e quindi ci siamo attrezzati». Lavoro in condizioni estreme vuol dire anche piazzare decine di chilometri di tubazioni per incanalare l’acqua dalla sorgente, a 1.660 metri, allo stabilimento della frazione Roviera, a 900 metri d’altezza, dove ci sono anche 11 serbatoi in acciaio da un milione di litri che servono 10 linee di produzione. In queste condizioni 30 centimetri di neve fanno parte della normale attività, al pari di una pioggerella primaverile in pianura.
L’allarme neve mobilita i trasporti, con autostrade a rischio, treni e aerei in tilt. Bertone, anche in questo caso, non si scompone: per lui l’emergenza trasporti comincia il 1? gennaio e finisce il 31 dicembre. Le strade di montagna della Valle Stura mal si adattano alle esigenze dei Tir che ogni anno devono portare 650 milioni di bottiglie di acqua minerale allo scalo ferroviario di Cuneo.
«Sono un convinto ambienta-lista - spiega il presidente delle Fonti di Vinadio - e mi ostino a utilizzare il treno, anche se mi costa di più rispetto al classico trasporto su Tir. Ma l’emergenza non finisce mai. Il treno merci sai quando parte, ma non riesci mai a capire quando arriva. Sicuramente non nei tempi prestabiliti. Da Cuneo alla Sicilia sono previsti un giorno e mezzo, ma non c’è alcuna certezza. Siamo arrivati anche a un mese e mezzo, senza avere alcuna tracciabilità. Nessuno sa mai dove si arenano le nostre bottiglie». Per questo motivo Bertone ora non si scompone. Sa benissimo chei primi a saltare saranno i treni merci visto che Trenitalia deve affrontare l’allarme-passeggeri alle prese con le vacanze di Natale: «I disagi di queste nevicate non ci preoccupano più di tanto. Le consegne per Natale sono già state completate».
Nessun danno immediato, in cambio di problemi durante tutto l’anno. O meglio durante gli altri dieci mesi dell’anno: «Trenitalia interrompe il trasporto merci nei mesi di luglio e agosto, proprio quando è altissima stagione per il nostro business. Ma ci siamo adeguati anche a questo».
Ma come uscire dall’emergenza continua? «La nostra richiesta, e di tutti gli operatori che si ostinano a usare il treno, non è quella di tariffe inferiori. Ma di una maggiore concorrenza. Se sulle rotaie ci fossero più operatori le cose cambierebbero in meglio». Ma non sarebbe preferibile usare il trasporto su gomma? «Da quando abbiamo iniziato l’attività, nel 1996, abbiamo voluto caratterizzare Fonti di Vinadio come azienda rispettosa dell’ambiente. Tanto che siamo stati i primi a lanciare sul mercato la bio-bottiglia, fatta con una plastica biodegradabile. Per questo dobbiamo continuare con la rotaia, nonostante tutti i disservizi».