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 2009  dicembre 22 Martedì calendario

PER L’AUTO ELETTRICA UN ROMBO DA ASTRONAVE


Finire sotto le ruote d’una macchina o quelle di una bicicletta non è esattamente la stessa cosa. Eppure anche lo scontro con un ciclista può essere rovinoso, soprattutto perché è praticamente impossibile sentirlo arrivare. Immaginate ora l’impatto con una vettura che avanzi silenziosa come una mountain bike. Rivoluzionaria medicina ambientale, l’automobile elettrica può essere pericolosissima per i pedoni. Per questo gli ingegneri hanno deciso di rimettere mano all’acustica ovattata del motore verde.
Il silenzio è pericoloso

Mentre la Nissan e la Mitsubishi si preparano a lanciare sul mercato la macchina ecosostenibile e le autorità locali britanniche cominciano a disseminare il paese di punti di ricarica, sorta di distributori post moderni, i collaudatori inglesi lanciano l’allarme sicurezza: il fruscio delle ruote e l’intermittente sibilo elettrico non sono sufficienti ad allertare i passanti della minaccia in arrivo. Il Royal National Institute of Blind People, l’associazione nazionale dei non vedenti, insiste da mesi perché il governo adotti una legislazione ad hoc.
Il mezzo comunica il messaggio e un’automobile orgogliosamente verde non può avanzare sferragliando come un’acciaieria. Come conciliare le esigenze del pianeta e quelle dei suoi abitanti che oltre al cambiamento climatico devono affrontate l’insidioso incrocio sotto casa? I laboratori della Lotus Engineering studiano da due anni il meccanismo delle astronavi. Con l’aiuto della Harman International, la società specializzata nel sound system dei mezzi di trasporto, tecnici e scienziati sono riusciti ad installare nel motore un sistema super high-tech che ne accompagna i giri producendo un suono sintetico. A quel punto non restava che scegliere il timbro.
La Ferrari non bastava

Come dovrebbe «suonare» un’auto elettrica? Al principio la Harman era rimasta con i piedi per terra e aveva proposto il rombare di un’Aston Martin V8 tipo quella su cui sfrecciava Roger Moore nel telefilm «Attenti a quei due», il ruggito della Ferrari V12 con la caratteristica assenza di vibrazioni, la melodia da intenditori dell’Alfa Romeo 4 cilindri Boxer. Poi, pensando a una proiezione avveniristica, ha alzato gli occhi ed ha aggiunto alla lista delle alternative il tipico rumore delle astronavi, un crescendo che si smorza dolcemente e riparte.
«La diffusione dei veicoli ecologici dev’essere incoraggiata perché ottimizza il consumo energetico e aiuta a ridurre le emissioni», nota Mike Kimberley, amministratore delegato della Lotus. Senza però dimenticare i pedoni: «Il sistema che abbiamo realizzato rafforza la sicurezza ma non riduce i benefici economici». Se potesse parlare insomma, l’auto elettrica dovrebbe avere una voce rassicurante che comunichi di venire in pace per accompagnare gli abitanti del nuovo millennio nel futuro.
Il direttore della Royal Society for the Prevention of Accidents Duncan Vernon segue gli sviluppi con attenzione: «Insegniamo ai ragazzini ad ascoltare il traffico prima di decidere se attraversare una strada, devono poter distinguere il pericolo. Per questo salutiamo positivamente tutte le soluzioni innovative che affrontino questo problema». Gli automobilisti pronti a convertirsi al verde sono avvertiti: è ora di tenere le orecchie molto ben aperte.