Angelo Aquaro, la Repubblica 21/12/2009, 21 dicembre 2009
LA DIETA DI BABBO NATALE
Grasso non sarà sempre bello epperò, dal Buddha in giù, è spesso stato, si sa, espressione di benessere. Ma adesso l´ossessione per l´obesità tutta americana (giustificata peraltro dai numeri allarmanti: è sovrappeso un adulto su tre) rischia di fare una vittima innocente: Babbo Natale. Dice Ernest Berger, leader di Santa America, una delle associazioni che raccolgono i quattromila Santa Claus professionisti degli States, che l´immagine di quel simpatico panzone è diseducativa per i bambini: «Dovremmo tutti ridurci la taglia del 25 per cento». L´appello alla dieta è finito sulla prima pagina del Washington Post che pure ricorda come il Babbo Grassone sia un classico che risale alla Grande Depressione: il Signore in Rosso fu scelto come testimonial della Coca Cola per augurare tempi migliori, cioè meno magri. D´accordo: la Recessione di oggi per fortuna è meno grigia. Ma stringere la cinghia proprio al povero Santa non sarà soltanto un girare in tondo al problema?