St. E., Plus24 19/12/2009;, 19 dicembre 2009
MAXI BANCOMAT PER NINA MORIC
Già di suo Nina Moric non passa proprio inosservata. Se poi l’ex consorte di Fabrizio Corona si presenta a uno sportello bancario chiedendo di prelevare 522mila euro, è inevitabile che scatti un supplemento di attenzione. successo a Milano, in viale Piave 1, filiale della Banca popolare di Sondrio. A parte lo sbigottimento dello sportellista, immaginiamo la faccia allibita del direttore della filiale 24 che, ne siamo certi, sia affrettato a spiegare che un prelievo del genere proprio non lo si può fare senza segnalarlo. Immaginiamo anche il grande dispetto dell’avvenente proprietaria e amministratrice della società Carlos Srl, cui il conto si riferiva. Le conseguenze del tentativo in ogni caso non si sono fatte attendere. L’Sos (in questo caso l’acronimo sta per segnalazione di operazione sospetta) è scattato immediato così come l’intervento dell’Unità di informazione finanziaria (la branch antiriciclaggio di Banca d’Italia) che ha sospeso l’operazione per cinque giorni a sua volta segnalando l’anomalia alla Procura della repubblica di Milano, che sta indagando sul fallimento delle società di Fabrizio Corona. E qui il pm Eugenio Fusco ha chiesto e ottenuto dal Gip, Fabrizio D’Arcangelo, il sequestro preventivo della somma. Sequestro convalidato martedì scorso. La Carlos Srl appartiene interamente alla Moric dal 30 novembre del 2006, data in cui le è stata ceduta dall’allora ancora marito Fabrizio Corona che sino a quel momento ne era titolare. Anche a Corona, di recente, era stata sequestrata una somma rilevante: 1,3 milioni di euro. Un provvedimento disposto nella Repubblica di San Marino dal locale commissario della legge Rita Vanucci su richiesta della Procura della Repubblica di Milano che indaga sul fallimento della Corona’s Srl.