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 2009  dicembre 19 Sabato calendario

CRISI - Negli Usa, molti bambini, anziché chiedere a Babbo Natale doni per sé, chiedono un aiuto per i propri parenti: moltissimi chiedono un lavoro per il padre o la madre disoccupati, o chiedono di riportare a casa i genitori al fronte in Iraq o in Afghanistan

CRISI - Negli Usa, molti bambini, anziché chiedere a Babbo Natale doni per sé, chiedono un aiuto per i propri parenti: moltissimi chiedono un lavoro per il padre o la madre disoccupati, o chiedono di riportare a casa i genitori al fronte in Iraq o in Afghanistan. Altri chiedono di salvare la casa dal pignoramento. All’ufficio postale di Dallas, dove ogni anno vengono smistate circa 300mila lettere per Babbo Natale, fanno sapere: «I bambini chiedono spesso a Babbo Natale aiuto perché i genitori possano pagare i loro debiti. E’ un’esperienza drammatica, a differenza degli altri anni, quando era divertente». Alcune lettere sono così toccanti che gli stessi impiegati postali scelgono i casi più disperati e fanno una colletta per aiutarli. In crescita, da parte dei bambini, anche la richiesta di vestiti. _____________________________________ Articolo originale: Natale negli Usa, i bimbi a Santa Claus: «Aiuta mamma e papà a pagare i debiti» - Le lettere a Babbo Natale sono un’antica tradizione dei bambini americani. Sin dall’Ottocento, ai primi di dicembre i più piccoli hanno preso carta e penna per mandare letterine con i loro desideri, speranze e promesse. Ogni lettera viene indirizzata a ”Babbo Natale, Polo Nord”, e l’ufficio postale le accantona e le mette in mano a migliaia di volontari che rispondono con una cartolina di auguri, talvolta aggiungendo qualche affettuoso commento. E’ una delle tradizioni più radicate nelle famiglie americane. Ma quest’anno, il servizio postale Usa ha rivelato di aver notato un tono molto meno allegro e consumistico che nel passato: se tanti bambini continuano a chiedere questo o quel regalo, la maggioranza fa richieste commoventi ed emotive. Moltissimi bambini chiedono a Babbo Natale di regalar loro un lavoro per il padre o la madre disoccupati. Altri chiedono di riportare a casa i genitori che sono in guerra in Iraq o in Afghanistan. Altri lo supplicano di proteggere la casa dal pignoramento. Nell’ufficio postale di Dallas, dove un gruppetto di volontari smista circa 300mila lettere, tutti si sono accorti che quest’anno le cose sono diverse: «I bambini chiedono spesso a Babbo Natale aiuto perché i genitori possano pagare i loro debiti. E’ un’esperienza drammatica, a differenza degli altri anni, quando era divertente» commenta il portavoce John Torrez. E infatti alcune lettere sono così toccanti che gli stessi impiegati postali ”adottano” un caso particolarmente difficile e fanno una colletta per aiutare la famiglia. Ma i casi sono troppo numerosi per aiutare tutti. In altri uffici postali il trend è confermato: «Ho appena letto la lettera di un bambino che ha infilato nella busta un biscotto per Babbo Natale accompagnato dal curriculum vitae del nonno, che è disoccupato e non riesce a pagare l’affitto» dice Kelly Levy, direttrice del programma ”Lettere a Santa” in Florida. A Chicago, gli impiegati sono impressionati dal fatto che tanti bambini chiedano vestiti: «Calzettoni, cappotti, maglioni - elenca Rod Riemersma -. Fa impressione perché in genere i bambini chiedono giocattoli, non certo vestiti: è un segno che i tempi sono duri per tutti». Perfino nelle lettere tradizionali, quelle in cui i bambini si limitano a elencare una serie di giocattoli, si nota che il trend è diverso: «Anche quando chiedono l’ultimo giocattolo, spesso aggiungono informazioni su dove quel particolare regalo si può trovare a prezzo scontato!», aggiunge la signora Debra Fetterly del’ufficio postale di Miami.