Giovanna Cavalli, Corriere della Sera 21/12/09, 21 dicembre 2009
CATALOGO!!!
«Il principe? Sempre in ansia. Vuole piacere agli italiani» -
«La prima volta che si è presentato a lezione mi ha dato la mano mezza moscia, pareva timidissimo, guardava a terra per l’imbarazzo ed io mi sono detta: Natalia, qui sarà un disastro». E invece fu il trionfo del principe e la ballerina, la coppa, gli applausi e un 75 per cento di voti da plebiscito costituzionale.
Lui ora ci riprova a Sanremo in coppia con Pupo. E la Titova (che intanto si allena per il prossimo Ballando con le Stelle di Milly Carlucci, 10 puntate dal 9 gennaio su Raiuno) è certa «che sarà contento comunque, da primo o da ultimo, perché questo è il bello di Emanuele Filiberto. Se vince bene, se perde ti dice: pazienza, lascia fare. Sorride, non si prende troppo sul serio, sempre piacevole e cortese, è quel tipo di persona che attira gli altri come una calamita. Non fa niente per piacere per forza, ma tutti, quando lo conoscono, vogliono stargli vicino».
Se oltre a danzare sappia anche cantare, questo Natalia non lo sa: «Non l’ho mai ascoltato. Però so che da bambino suonava la batteria». Ma piacerà, ci scommette. Lei che, con disciplina russa, si è presa a cuore quell’aristocratico un po’ stoccafisso e in poche puntate ne ha cavato un simil Fred Astaire. Il nobile Fili conquisterà pure il palco dell’Ariston, prevede Natalia, proprio perché è un anti-principe: «Uno semplice, che non se la tira, autoironico, caciarone, al bar durante la pausa ci raccontava le barzellette. Intorno dopo un po’ c’era una folla. Lui gentile con chiunque, che fosse il cameraman o la signora delle pulizie». Uno che scivola con grazia nello smoking «ma che quei giorni lo vedevi in tuta e scarpe da ginnastica, la sciarpa al collo».
Al Festival l’erede di casa Savoia intonerà Italia amore mio . Dichiarazione decisamente autobiografica, a quanto racconta la sua maestra di ballo: «Emanuele ci tiene tanto a piacere agli italiani. La sera della prima puntata era tesissimo, aveva tanta paura delle reazioni del pubblico. Voleva cambiare l’idea che la gente aveva di lui, fino a quel momento. Sapeva che molti lo giudicavano male. Ci soffriva, per certe cose dette sul suo conto. Ma si vedeva che era stato educato a non reagire, a non mostrare risentimento». Poteva anche fregarsene, ragiona lei. «Bello, ricco, famoso, aveva tutto. Però desiderava far vedere all’Italia com’è lui veramente. Ci è riuscito e per questo ha vinto».
Merito di quelle sfacchinate in sala prove: «Lì ho capito il suo vero carattere. Non si è mai lamentato per la fatica, non si è offeso anche quando sbagliava i passi e mi toccava riprenderlo, non si è demoralizzato nemmeno dopo uno scivolone ed è capitato». Perché quello della tv è l’unico trono su cui Emanuele Filiberto ha sempre voluto sedersi, molto più che su un seggio parlamentare. «Voleva rendere al massimo. Non era il suo mondo, quello del ballo. Ma si è impegnato al meglio. Non l’ho mai visto mollare per la stanchezza, è uno che soffre in silenzio ». Nonostante gli immancabili gossip di allora, Natalia, fidanzatissima con Massimiliano Rosolino, non ha mai cercato di perdere la scarpetta da ballo per sua altezza: «Ma no, Emanuele Filiberto non fa il piacione, non ci prova, ti tratta come un’amica. Non si atteggia a macho, sembra un ragazzino. Gli piace fare il papà, parla spessissimo delle sue figlie, tiene le loro foto sul cellulare, le mette in viva voce. Più che il padre, sembra lui un terzo bambinone». Sono usciti a cena, ma con tutta la banda «e pagava quasi sempre lui, senza farsi vedere». Champagne e aragosta? «Pizza napoletana. Quanto gli piace».