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 2009  dicembre 18 Venerdì calendario

LepriGallerano Michele

• Napoli 27 settembre 1945. Ex prefetto di Venezia, rimosso nel dicembre 2009 • «Per uno ”sgarbo” al ministro dell’interno, il prefetto perde il posto. Ha commesso l’’errore” di non opporsi all’insediamento di trentotto famiglie di nomadi in un villaggio di Mestre costruito appositamente dal Comune con una spesa di 2,8 milioni e duramente contestato dalla Lega. Per questo [...] prefetto di Venezia da appena quattro mesi, è stato rimosso da Roberto Maroni. [...] diventerà commissario dello Stato per la Regione Sicilia. La motivazione ufficiale, all’interno di un vasto movimento di prefetti in tutta Italia, non parla del campo nomadi. Ma per il sindaco Massimo Cacciari, che giudica la rimozione ”di una gravità eccezionale”, è proprio questo che viene imputato al prefetto. ” stato rimosso per ragioni esclusivamente politiche, per una vendetta politica” dice. D’accordo anche il governatore veneto del Pdl Giancarlo Galan: ”Mala tempora currunt. Mi colpisce assai negativamente la notizia che un bravo servitore dello Stato sia stato ”burocraticamente’ rimosso. Qualche volta è capitato anche a me di criticare qualche prefetto, ma non è mai accaduto che alle mie critiche facesse seguito un trasferimento”. Dello stesso avviso un altro esponente del Pdl, il senatore Maurizio Saia, che parla di ”sconcerto e preoccupazione”, e di ”motivazioni del tutto incomprensibili”. Tra l’altro, spiega Cacciari, il prefetto non avrebbe comunque potuto impedire l’insediamento dei nomadi, che era stato legittimamente deciso dal Comune specie dopo che il vecchio campo era stato dichiarato del tutto inagibile dall’Asl per ”gravissime carenze igieniche e sanitarie”. Il nuovo villaggio era stato autorizzato anche da sentenze del Tar e dal Consiglio di Stato in seguito ai ricorsi di alcuni comitati di cittadini contrari all’insediamento. Per questo il sindaco parla di ”decisione indecente” da parte di una politica ”rozza, intollerante e stupida”, e di una ”volgare vendetta politica che vuole colpire un funzionario dello Stato di provata lealtà, che non ha colpa alcuna”. Contro il nuovo villaggio, una serie di casette prefabbricate con la piazzola per le roulotte, in cui [...] erano stati trasferiti gli zingari di etnia sinti di un vecchio e fatiscente campo nomadi alla periferia di Mestre, si erano levati gli strali del Carroccio, che aveva inscenato diverse manifestazioni. E la presidente leghista della Provincia di Venezia, Francesca Zaccariotto, aveva chiesto l’intervento del prefetto. ”Mi ero fatta portavoce del ministro Maroni nella richiesta di un’ispezione per verificare le modalità di passaggio dalla vecchia alla nuova struttura, ma la mia richiesta era rimasta inevasa”, spiega la Zaccariotto [...]» (Roberto Bianchin, ”la Repubblica” 18/12/2009).