Armando Stella, Corriere della Sera 17/12/2009, 17 dicembre 2009
PININ BRAMBILLA - LA SIGNORA DEL CENACOLO: SERVIVA ORDINE
«Nella mia domanda ho messo il Cenacolo, Giotto e Piero della Francesca».
Dovrebbero bastare.
«Era necessario mettere un po’ d’ordine. C’è di tutto e di più, ormai». Pinin Brambilla Barcilon (foto) è a Venaria, dove dirige il laboratorio di restauro: «Lavoro da 55 anni (ride, ndr ) e ho iniziato in bottega. Ho imparato il mestiere lavorando, ma ho sempre cercato di avvicinarmi agli istituti. Curiosità personale. Uno può maturare anche per conto suo».
Ora cambia tutto.
«Devo capire com’è la riforma. Mi auguro, però, che si mettano a posto anche le regole del lavoro. C’è una corsa al massacro tra restauratori, gare con ribassi folli. Così non è possibile continuare».
Gli operatori temono di venire decimati.
«Ci sono persone impreparate, sì. Ma tante altre che hanno fatto esperienze importanti: bisognerà trovare il modo di aiutarle».
Con le nuove regole forse non avrebbe potuto restaurare l’Ultima Cena, o no?
«Forse no (ride di nuovo, ndr ). Ci ho lavorato 21 anni, e mi sono sentita una privilegiata».