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 2009  dicembre 16 Mercoledì calendario

I gay ora vogliono sposarsi con Chiamparino- Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, scavalca tutti i politici e i personaggi omosessuali più famosi e diventa l’icona per una campagna mediatica sui matrimoni tra lo stesso sesso

I gay ora vogliono sposarsi con Chiamparino- Il sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, scavalca tutti i politici e i personaggi omosessuali più famosi e diventa l’icona per una campagna mediatica sui matrimoni tra lo stesso sesso. A ingaggiarlo è stato il portale di vita omosessuale gay.it, tra i più cliccati dal mondo glbt (sigla che sta per gay, lesbiche, bisex e trans) che dopo aver apprezzato la sua disponibilità a sposare, pur specificando che si sarebbe trattato di una iniziativa senza alcun valore legale, la coppia di lesbiche torinesi Antonella e Debora, ha lanciato la campagna ”mille Chiamparino”. Il portale dopo l’apertura del sindaco di Torino e il diniego, da parte del collega bolognese Del Bono ad una iniziativa simile, ha deciso di eleggere Chiamparino simbolo degli amministratori amici dei gay. Un etero che fa per gli omosessuali più e meglio di amministratori e personaggi che dell’omosessualità hanno fatto il loro cavallo di battaglia e di immagine, a partire da Nichi Vendola. Ma se il governatore pugliese, che pure ha puntato sull’omosessualità perfino durante la scorsa campagna elettorale al grido di «diverso da chi?», non si è mai impegnato troppo sul fronte della tutela dei diritti gay, è bastato poco a Chiamparino per batterlo. Così come ha battuto l’ex sindaco di Gela, Rosario Crocetta e l’ex parlamentare Vladimir Luxuria. Per questo il direttore di gay.it, Alessio Di Giorgi, ha pensato che doveva essere meglio puntare su una persona normale come Chiamparino piuttosto che su tanti gay. Anche se, «Chiamparino non ha autorizzato nulla», spiega il suo portavoce Riccardo Caldara, «e non vuole commentare neppure l’iniziativa. Di certo però, non si è affatto infastidito come crede qualcuno, anzi». Tutto è nato non dalla disponibilità del primo cittadino sabaudo a prestarsi al finto matrimonio ma dal rifiuto del sindaco di Bologna. Dopo questo episodio, gay.it ha deciso di lanciare l’iniziativa ”Mille Chiamparino” in tutta Italia. Una brochure con la sua foto che sorride a coppie gay, un minisito (www.gay.it/millechiamparino), un gruppo su Facebook e una cartolina elettronica da compilare e inviare al sindaco della propria città per convincerlo a seguire la stessa strada di Chiamparino. «Chiediamo a tutti i sindaci italiani di sposare simbolicamente le coppie gay e lesbiche che lo richiedano. questo il senso dell’iniziativa lanciata dal portale Gay.it che ha aperto anche un minisito dedicato. A questo indirizzo è possibile per le coppie gay che lo vorranno compilare una lettera da indirizzare poi al sindaco della propria città e nella quale si chiede di celebrare simbolicamente il loro matrimonio. Magari indossando la fascia tricolore, magari nella sala più bella della casa comunale, proprio come fosse un vero matrimonio». Questi i desiderata dell’iniziativa che ha conquistato subito oltre 500 fan tanto che gli ex simbolo sono stati costretti subito a inseguire. Da Luxuria a Fabio Canino, da Franco Grillini ad Alessandro Cecchi Paone, adesioni a pioggia e complimenti. Ma forse, dietro frasi come «aderisco con entusiasmo» di Grillini o «sono assolutamente d’accordo» di Canino, c’è anche un pizzico di gelosia.