Giovanna Cavalli, Corriere della Sera, 16/12/2009, 16 dicembre 2009
Il vaccino anti tabacco che divide i fumatori - Lippi: non lo prenderò. Verdone: datemelo subito - Per chi dice sempre, di ogni sigaretta: questa è l’ultima
Il vaccino anti tabacco che divide i fumatori - Lippi: non lo prenderò. Verdone: datemelo subito - Per chi dice sempre, di ogni sigaretta: questa è l’ultima. Per chi ha provato senza successo quelle di plastica «a vapore», cerotti, liquirizia, manuali, yoga e ipnosi. Per chi proprio non ce la fa a smettere da solo, è in arrivo il vaccino anti-fumo. Lo sta brevettando l’azienda farmaceutica GlaxoSmitKline che ha già avviato gli studi di fase 3, ovvero quelli finali sull’uomo. Testando 1.600 pazienti tra i 18 e i 65 anni, che se ne accendono almeno dieci al giorno. E a cui il farmaco viene somministrato una volta al mese per sei mesi. Pare che funzioni anche con i fumatori incalliti. Se i risultati resteranno questi, il vaccino verrà commercializzato nel 2012. L’antidoto alle «bionde» stimola il sistema immunitario a produrre anticorpi che bloccano la nicotina impedendole di arrivare al cervello. La sigaretta in pratica smette di dare sensazioni piacevoli, diventa come fumarsi l’origano. «Datemelo di corsa, lo provo subito», si prenota Carlo Verdone che brucia, vergognandosene, un pacchetto al dì. « il dramma mio, mi sono rotto, ormai fumo in maniera gestuale, anche nei momenti inutili, accendo a raffica », confessa il regista di Io, Lara e loro. Un unico dubbio ipocondriaco: «Se non contiene sostanze che fanno male lo proverò assolutamente. Anzi, dovrebbero farselo tutti». Magari le boccate di fumo lo aiutano a sopportare i tormentoni mondiali su Cassano- Amauri-Balotelli, fatto sta che il ct della nazionale Marcello Lippi il vaccino non lo mette in squadra. «Sono contento di fumare, da 25 anni mi concedo quei cinque, sei sigarini e sto bene così. Mai di mattina, non mi piace, sempre dopo pranzo. Chi sta a 50 sigarette però farebbe bene a provarlo». Non si fida dei metodi artificiali Valeria Marini, convinta che basti la forza di volontà: «Sono contraria, in generale, ai vaccini. Non mi piace mettermi in circolo una sostanza chimica. Piuttosto proverei quelle scosse elettriche tipo agopuntura, dice che funzionano». Altruista, Max Giusti di Affari Tuoi : «Sono un consumatore moderato, per me non serve. Ma lo darei volentieri a mio padre che si fa 4 pacchetti al giorno. Basta non diventi obbligatorio, come la cintura di sicurezza, ognuno sia libero di scegliere». Arriva troppo tardi per lo scrittore Sandro Veronesi che ha smesso un mese fa. «Ho ancora tanta voglia di sigarette, ma non ci ricasco, sono sicuro, anche se non sono riuscito a dire basta per 35 anni. Comunque non credo che mi vaccinerei, il vizio del fumo non è mica un virus. Si rischia un pastrocchio psicologico, ti liberi dalla nicotina e ti crei un altro tipo di dipendenza. Allora tanto vale che continui col tabacco». Ci è ricaduto, invece, più volte, Gigi Proietti. «Che si sbrighino con questo benedetto vaccino, voglio smettere, fa malissimo, sono un peccatore pentito. Per il 2012 spero di non averne più bisogno, ho promesso che con l’anno nuovo... Certo dopo cena ti viene voglia... E senza nicotina di botto si resta nervosi... Ho provato a disintossicarmi con la pipa. Troppo laboriosa, dopo averla caricata e accesa ero così nervoso che per calmarmi ci voleva giusto una bella sigaretta».