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 2009  dicembre 15 Martedì calendario

FILIPPO, IL PRINCIPE DELLA GAGGE HA COLPITO ANCORA UNA VOLTA- LONDRA

Il principe delle gaffes colpisce ancora. Filippo di Edimburgo accompagna la moglie, Elisabetta II, a una cerimonia ad Hyde Park. Ci sono la solita banda che suona marcette militari, i soliti fans della monarchia che sventolano l´Union Jack, come viene chiamata la bandiera britannica, i soliti granatieri col colbacco di pelo d´orso. Una madre spinge avanti il figliolo di 15 anni perché si inchini davanti alla regina: lui si chiama Stephen Menary, ha perso quasi completamente la vista in un attentato dell´Ira in Irlanda del Nord e Sua Maestà si sforza di dimostrare un po´ di calore umano. «Quanto riesce a vedere, il ragazzo?», domanda la regina, non si capisce bene se a Stephen, a sua madre o qualcun altro dei presenti che le stanno intorno. Ma prima che qualcuno possa aver dato una risposta, il principe Filippo si intromette con una delle sue tipiche battute: «Non deve vedere molto, a giudicare dalla cravatta che porta». I vistosi colori dell´indumento gli sembrano pacchiani e dunque meritevoli di una spiritosaggine su un ragazzino rimasto vittima del terrorismo.
Doppia gaffe, in questo caso, perché i colori non li ha scelti Stephen: è la cravatta dell´uniforme della Middlesex and North London Army Cadet Force, una milizia di giovani cadetti, composta dai colori del reggimento, che sono rosso, blu e giallo.
 accaduto nel 2002, ma si è saputo soltanto oggi, perché la madre del ragazzo si è decisa a raccontare l´episodio alla Bbc e ai giornali. «La regina fece una faccia, alle parole di Filippo, da cui sembrava che avrebbe voluto prendere un albero e piantarlo in testa al marito», dice Carol Menary. «Forse il principe disse quelle cose perché voleva metterci a nostro agio, ma non c´è dubbio che fu la spiritosaggine sbagliata al momento sbagliato». Suo figlio, che ha sempre sognato di diventare un soldato, ha perso quasi del tutto la vista e gli è stato amputato un braccio quando raccolse una bomba-carta nascosta dall´Ira nella sua caserma, a Londra, nel 2001. «Ci rimanemmo male», ricorda la donna, «ma purtroppo tutti sanno come´è fatto il principe».
Su questo non c´è dubbio: in oltre 50 anni come principe consorte, Filippo ha accumulato gaffes senza uguali. C´è quella durante una visita ufficiale in Cina, quando disse a uno studente britannico: «Attento, che se rimani qui troppo a lungo ti verranno gli occhi a mandorla». O quella detta a un bianco incontrato in Nuova Guinea: «Ma come ha fatto a non farsi mangiare dagli indigeni».