Evelina Marchesini, Il Sole-24 Ore 12/12/2009;, 12 dicembre 2009
SU UFFICI E CENTRI COMMERCIALI L’OMBRA DELLA NUOVA «BOLLA»
Immaginiamo una talpa. Sopra, l’economia mondiale che tenta di tutto per riprendersi, banche che archiviano già brillantemente i brutti colpi dei subprime e autorità che frettolosamente raccolgono negli angoli la fastidiosa polvere dei disastri. Sotto, un cunicolo crescente di gallerie che potrebbe colpire, ancora una volta, il sistema finanziario. Se la bomba dei subprime è stata innescata dallo scoppio della bolla delle case, nel frattempo sono gli immobili non residenziali (uffici, centri commerciali, logistica) ad aver scavato un tunnel pericoloso sotto circa 1.400 miliardi di indebitamento tra prestiti bancari e commercial mortgage back securities in scadenza da qui al 2013. Secondo l’economista Randall Zisler, negli Usa 500-750 miliardi di tali prestiti sarebbero a rischio a causa di una discesa dei valori degli immobili non residenziali intorno al 50 per cento.