Tommy Cappellini, Il Giornale Style dicembre 2009, 12 dicembre 2009
PRELIBATEZZE
Alla Caviar House & Prunier a Piccadilly (Londra) è in vendita una scatola d’oro contenente caviale beluga marca ”Almas”, uno dei migliori caviali selvatici, al costo di 25.000 euro al chilo: è bianco, ricavato da storioni molto invecchiati, quindi particolamente pregiato e raro. Il migliore caviale è quello iraniano, la qualità più pregiata è quella Beluga, seguita da Osciera e Sevruga. Iran, Russia, Azerbaijan e Kazakistan ne hanno vietato l’esportazione. Nel 1998, la convenzione di Washington segnalò lo storione come specie in via d’estinzione, e presto i prezzi salirono vertiginosamente: da 300 marchi tedeschi al chilo a 1.500. Nel 2005 fu vietata l’importazione negli Usa del caviale beluga del Mar Caspio e del Mar Nero. A Brescia (Lombardia) ha sede l’Agroittica Lombarda, una delle maggiori aziende produttrici di caviale al mondo: ne produce 17-18 tonnellate l’anno. Il caviale è costituito dalle uova dello storione femmina: per capire il sesso di uno storione ci vogliono due anni. Ci vogliono dai sette ai dieci anni perché il pesce produca le uova. Negli anni Novanta, l’epoca in cui si è consumato più caviale, i principali clienti delle aziende produttrici erano le compagnie aeree con classe business: American Airlines ne consumava 20 tonnellate l’anno, Air France lo serviva a bordo del Concorde. In futuro, il caviale potrebbe costare di meno, in proporzione con l’aumento dell’offerta: l’amministratore delegato di Agroittica Sandro Cancellieri prevede che si arriverà ad un prezzo di 70 euro l’etto.