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 2009  dicembre 11 Venerdì calendario

Con appena 3000 euro porto a casa Monna Lisa- Avrà sicuramente ragione quel criticone (in senso positivo, di grande critico) di Vittorio Sgarbi che ha bollato comeun«insieme di crosteeimitazioni » il presunto tesoro di Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat e gran truffatore di risparmi

Con appena 3000 euro porto a casa Monna Lisa- Avrà sicuramente ragione quel criticone (in senso positivo, di grande critico) di Vittorio Sgarbi che ha bollato comeun«insieme di crosteeimitazioni » il presunto tesoro di Calisto Tanzi, ex patron della Parmalat e gran truffatore di risparmi. Ricordate? Al fantasioso e spericolato borso-giochista di Collecchio, i finanzieri sequestrarono, la scorsa settimana, un tesoro fatto di preziosi dipinti e tele di artisti eccellenti: Monet, Van Gogh, Gauguin, Cézanne, Degas, De Nittis, Ligabue e via inquadrando. Viva le Fiamme, di un giallo ancora più brillante, come quello che piaceva a Van Gogh. Il tesoro, diviso, era contenuto, come nella migliore tradizione del romanzo d’appendice, in cantine buie, polverose, nascondiglio perfetto per scoprire poi cose di questo genere. Cento milioni di euro, si disse, il valore del tesoro di tela e colore. Diventati, appena 24 ore dopo la scoperta, poco meno di un conto in banca di un travet. Cornice compresa Eppure, non tutti i falsi servono all’imbroglio e la fabbrica delle imitazioni ha un fatturato legale e alla luce del sole che nulla invidia a quello delle gallerie d’arte. E che gli autori non si vergognano certo di firmare, sia pure nel retro del quadro, anzi vi garantiscono che la opera è certificata come autentico ”falso d’autore”. Le più importanti città italiane hanno almeno un paio di laboratori a testa, Milano però le batte tutte: ce ne sono quasi una decina. Uno di questi, la ”Galleria di Maria Sidoli” ha esposto le sue opere alla recente manifestazione dell’Ar - tigiano in Fiera, accanto agli stand di operatori di tutto il mondo. Ma basta surfare su internet per scoprire che nella rete esistono 850.000 siti dedicati al tema e migliaia sono quelli delle Botteghe che offrono queste speciale merce. Il sito, ad esempio, di ”falsi-impressionisti.com”, specializzato dunque nelle opere di questa scuola, nella sua aggressiva home pageinterroga così il cliente virtuale: «Hai mai pensato di fare invidia ai tuoi amici con uno splendido falso d’autore appeso alle pareti di casa tua, del tuo ufficio o albergo? Sei un amante dell’arte di qualità o vuoi solo una pessima copia da pochi euro?». Evvai: decine di quadri da Van Gogh a Monet, da Cézanne a Pissarro, sono lì a portata di tutti. Nel suo atelier virtuale, Maria Sidoli avverte che le sue opere si possono ammirare a Cortina D’Ampezzo, a Montecarlo, a Las Vegas, oppure in televisione, in una famosa soap opera. La collezione è vasta: il sito riporta quasi 200 opere, divisa per correnti artistiche e periodi storici. Nella ”Bottega dei Falsari”, invece, le offerte sono sterminate: i sotto-indici danno la possibilità di scegliere tra ritratti, dipinti-originali, etnico-trendy e veri falsi d’autori. Tra questi, quelli a soggetto religioso o mitologico, nature morte, battaglie, montagne e velieri. Imponente il sito dei falsi di Giulio Romano: la collezione va da opere del 1200 fino al 1900; su commissione realizzano icone russe, quadri a olio e tempera antica su tela o tavola, affreschi e miniature su pergamena. I prezzi? Dipendono innanzitutto dalle misure del quadro, poi dalla cornice, dal soggetto dell’opera e infine dall’autore, l’originale e l’imitatore. Ad esempio, una tela di Keith Haring, il celebre graffitaro di New York, viene venduta per poco più di 500 euro, il Vitebsk di Marc Chagall, il quadro con la cittadina bielorussa, dove il pittore passò l’infanzia, con i tetti innevati e presenze che ne popolano i cieli, «in un miscuglio di motivi popolari russi e parigini», viene via a soli 499 euro, più le 90 della cornice. E ancora, L’Urlo di Edvard Munch viene offerto alla ridicola cifra di 549 euro.Aquestiandrannopoiaggiuntele spese postaliequelle per la cornice. E che dire poi della stupenda riproduzione eseguita a mano, tempera antica e oro puro su tavola, di quella che viene considerata l’Annunciazione più intensa che sia stata eseguita da Beato Angelico? La famosa scena dell’Annuncio è ambientata in un porticato dalle linee rinascimentali; all’esterno si scorge il Paradiso Terrestre, dal quale Adamo ed Eva vengono cacciati. Prezzo? Una baggianata: solo 1.590 euro. Meno caro è un Magritte: solo 700 euro per 120x150 di pura copiatura del maestro belga del surrealismo. La Vocazione di San Matteo del Caravaggio, dove per la prima volta i personaggi di tema religioso indossano vestiti contemporanei e sono seduti attorno ad un tavolo di taverna, ve la portate a casa contrassegno con 890 euro. Chi volesse avere un panorama completo delle occasioni offerte in rete e delle riproduzioni in vendita di tutti i pittori del mondo, dalla A di Abbati fino alla W di Waterhouse, è consigliata la consultazione del sito di mercatoinfiera. it. Con un’avvertenza: qui il prezzo delle imitazioni non supera quasi mai i 700 euro: L’Annunciazione del Beato Angelico di cui sopra, offerta a 1.590, ve la spediscono a casa con 240 euro. Una sorta di discount dei copioni, dove perfino La Gioconda di Leonardo non supera i 300 euro. Su altri siti, invece, si può arrivare a pagarla ”fi - no” a 3.000 euro. Prendetevi voi la responsabilità del confronto e poi decidete. Picasso d’Aiazzone Ultimo avvertimento: il mercato di questi falsi d’autore non ha nulla a che vedere con il business criminale delle contraffazioni: qui, il dipinto è dichiarato senza equivoci come «autentica e artistica copia». Di più: i laboratori di questi speciali artigiani e pittori rilasciano una sorta di certificato di ”inau - tenticità” con tanto di curriculum del maestro imitatore, autore del ”falso”. Dunque, occorre considerare l’insie - me di queste botteghe come un ramo, decisamente importante, della attività commercialeed artigiana,comequelle piccole aziende che fabbricanomobili di finto antiquariato, poltrone pseudo rococò, tavolini sedicenti Luigi e qualcosa. Il desiderio di possedere un capolavoro nasce o per amore dell’arte, oppure per puro lucro, fiuto dell’affare e dell’investimento redditizio. Il falso d’autore, soddisfa entrambe le illusioni: sfoggiare nel tinello comprato da Aiazzone un bel Picasso di inestimabile valore aiuta a affrontare la realtà e a tenere vivace la speranza. In più, è esercizio meritorio di perequazione sociale e democrazia materiale. O no?