Peter Thal Larsen, La stampa 11/12/2009, 11 dicembre 2009
Il governo inglese incasserà 500 milioni di sterline sui 6 miliardi di bonus- Il governo inglese calcola di poter incassare solo 550 milioni di sterline con la tassa una tantum sui bonus
Il governo inglese incasserà 500 milioni di sterline sui 6 miliardi di bonus- Il governo inglese calcola di poter incassare solo 550 milioni di sterline con la tassa una tantum sui bonus. Considerando che il pacchetto di bonus complessivo erogato quest’anno nella City ammonterà a circa 6 miliardi di sterline, la cifra stimata appare stranamente bassa. I calcoli del governo partono dal presupposto che le banche reagiranno all’imposta decurtando i bonus. Tuttavia, le banche di investimenti globali potrebbero scegliere di distribuire l’onere tra i dipendenti dei vari paesi. Dei 6 miliardi di bonus che le banche prevedevano di pagare, circa 2 miliardi rimarrebbero al di sotto della soglia di 25.000 sterline fissata come base imponibile minima. Un’altra parte - circa 1 miliardo di sterline - sarebbe erogata in forma bonus garantiti, non soggetti a imposizione. Rimarrebbero 3 miliardi di sterline di bonus discrezionali che, in condizioni normali, le banche avrebbero versato al personale. Di questi, si presume che solo 2 miliardi di sterline arrivino ai dipendenti, e che il miliardo restante finisca nelle casse dell’erario in virtù dell’imposta una tantum. A questo punto, però, le autorità devono considerare che il miliardo di sterline incassato con questa tassa non sarà più soggetto alle normali imposte sul reddito. Ipotizzando che questa somma sarebbe stata tassata all’aliquota massima del 40%, l’incasso netto del governo si riduce a 600 milioni di sterline - un valore in linea con le sue stime. In questo scenario, i 20.000 bancari colpiti dall’imposta una tantum vedrebbero ridotti di un terzo i propri bonus. Le banche cercheranno sicuramente qualche scappatoia che consenta loro di versare i bonus eludendo la tassa. Anziché discriminare il personale della Gran Bretagna, gli istituti potrebbero semplicemente dedurre la somma da versare allo stato inglese dal pacchetto complessivo dei bonus erogati globalmente. In questo modo, i bancari di Stati Uniti, Europa continentale e Asia si accollerebbero una parte dell’onere teoricamente a carico dei colleghi londinesi.