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 2009  dicembre 11 Venerdì calendario

«Processo irregolare ad Amanda La giustizia italiana è arretrata»- NEW YORK – «Non è sta­to un processo giusto e rego­lare

«Processo irregolare ad Amanda La giustizia italiana è arretrata»- NEW YORK – «Non è sta­to un processo giusto e rego­lare. Non è solo il mio pare­re, ma del 100% del mondo giudiziario americano». Par­la Joseph DiBenedetto, il ce­lebre penalista di origine ita­liana che in passato ha dife­so vip quali il boss mafioso Peter Gotti e il campione di football Buffalo Bill. «Il caso Knox – dice DiBenedetto – ha evidenziato non solo l’immenso divario tra il siste­ma giudiziario Usa e quello italiano ma anche la profon­da arretratezza di quest’ulti­mo, tra i più ingessati e obso­leti d’Europa». Perché non è stato un processo regolare? «Il perno dell’accusa è sta­to il profilo della personalità che ha permesso ai pm di ar­ringare i giurati contro Amanda Knox ritratta come ’una persona terribile, pro­miscua, diabolica ecc’. In America soltanto la difesa ha il diritto, se lo vuole, di usa­re la cosiddetta character evi­dence . Mai l’accusa». Ma in Italia ciò è perfetta­mente legale. «Certo, come lo è, purtrop­po, il vostro fittizio sistema di giurie popolari che popo­lari non sono affatto se due giurati su otto sono togati e uno di questi è addirittura il magistrato incaricato di pre­siedere al processo. Il conflit­to di interessi per quel giudi­ce è insormontabile, così co­m’è impossibile, per i sei giu­rati civili, ignorare le gerar­chie e giudicare liberamente e non in maniera passiva. Ma i problemi sono anche al­tri » . A quali problemi si riferi­sce? «Da noi per ottenere una condanna serve il consenso dell’intera giuria, in Italia ba­sta la maggioranza relativa. Noi sequestriamo le giurie, impedendo loro di farsi in­fluenzare dai media che in Italia avevano già processa­to e condannato Amanda. Che sin dall’inizio non ha avuto alcuna chance». Eppure in un’intervista dal carcere la Knox ha defi­nito il processo «regola­re » . «Spera che la sua condan­na venga ribaltata in appel­lo, cosa del tutto possibile, visto che il sistema dei ricor­si in Italia è elaborato e di fat­to ti consente di celebrare ex novo il processo. stata istruita a non mettersi con­tro il sistema giudiziario ita­liano perché non le convie­ne » . La stessa Hillary Clinton ha detto di rispettare l’esi­to del processo. «L’ha detto in pubblico. Ma le garantisco che segretamente avrà già ordinato un’inchiesta indipendente al Dipartimento di Stato. Se questa confermerà ciò che l’America già sa, la Clinton lavorerà dietro le quinte per farla rilasciare o ridurre in maniera sostanziale la pena. Ma non si aspetti di apprenderlo dalle prime pagine dei giornali». Secondo molti italiani l’America pecca di sciovini­smo e difende Amanda so­lo perché ha il passaporto Usa. «Non mi sembra un crimi­ne difendere i propri cittadi­ni e certamente gli italiani sa­rebbero felici di sapere che il loro governo fa lo stesso per tutti i suoi cittadini, a pre­scindere dal colore della pel­le o dallo status sociale».