Gabriela Jacomella, Corriere della sera 11/12/2009, 11 dicembre 2009
L’animale migliore? I cani superano i gatti ma allo sprint: 6-5- MILANO – Meglio farsene da subito una ragione: questa è una sfida il cui risultato, come nel più classico dei derby, non sarà mai visto come definitivo
L’animale migliore? I cani superano i gatti ma allo sprint: 6-5- MILANO – Meglio farsene da subito una ragione: questa è una sfida il cui risultato, come nel più classico dei derby, non sarà mai visto come definitivo. Anche perché le due «squadre» si incontrano e scontrano da secoli, ormai, e ciascuno resta ben saldo sulla propria idea. Cane e gatto, chi è il migliore? A dare una risposta (quasi) risolutiva, ora, ci hanno provato quelli del settimanale inglese New Scientist : « Dogs vs cats , il grande regolamento dei conti tra animali domestici». E per togliere subito dente e dolore, il responso è – di strettissima misura – a favore di pastori tedeschi, chihuahua e affini. Sei a cinque, su un totale di 11 sfide dirette: undici categorie, dal numero di neuroni all’«impronta ecologica», misurabili in laboratorio (e per ciascuna, la rivista riporta i risultati delle ricerche più recenti in merito), per stabilire quale dei due amici dell’uomo sia da ritenere «superiore » . Si inizia con un confronto sui cervelli: e per una volta le dimensioni non contano, «non sono una misura affidabile di intelligenza». Però, pallottoliere alla mano, i neuroni della corteccia cerebrale felina surclassano quelli della controparte: 300 milioni contro 160. Gatti 1, cani 0. E così via: la storia di «addomesticamento» di labrador e simili è più lunga di quella dei mici (1-1), il legame tra animale e padrone sembra più saldo e «naturale» nei cani (1-2), che paiono avere anche una maggiore capacità di comprendere parole e sguardi (1-3). I gatti, per contro, sono più «popolari» (2-3) e hanno un’abilità superiore nella comunicazione «sonora» (3-3). I cani tornano a vincere nel problem solving , tipo aprire le porte (3-4), e sul fronte «addestrabilità » (3-5). E se i mici trionfano nei settori «supersensi» (4-5) ed «ecosostenibilità», vale a dire che consumano meno (5-5), l’ultimo punto va a Fido e soci: l’«utilità» di chi «può cacciare e fare la guardia. O ’sniffare’ droghe e bombe». Vuoi mettere, al giorno d’oggi, con chi sa «solo» cacciare i topi?