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 2009  dicembre 11 Venerdì calendario

L’IMPRENDITORE FARINA IN CAMPO PER NORMAN95

Lunedì il tribunale fallimentare di Milano deciderà in merito alla richiesta di fallimento nei confronti del gruppo immobiliare milanese Norman95, su cui gravano debiti per oltre 200 milioni di euro e il cui primo azionista è il finanziere Corrado Coen.
Il giudice Roberto Fontana valuterà se saranno state adempiute le due condizioni che aveva posto per evitare il fallimento. In caso positivo potrà dare il via libera alla procedura di concordato per salvare la società. La prima condizione consiste nel pagamento di due mensilità arretrate ai dipendenti del gruppo, scesi dai 140 circa dei tempi d’oro del mercato immobiliare agli attuali 16. Gli ultimi pagamenti risalgono all’estate scorsa. Proprio l’azione legale intrapresa da diversi dipendenti aveva innescato la procedura fallimentare.
La seconda condizione riguarda l’atto giuridico che " l’assuntore" dovrà prendere nei confronti di una società controllata da Norman 95 che renderebbe troppo pesanti i conti consolidati. Secondo quanto risulta al Sole 24 Ore la società coinvolta è Gladstone, di cui Norman 95 detiene la maggioranza assoluta, protagonista degli sviluppi immobiliari di Sansicario, in provincia di Torino, di cui su tre fasi fino alla scorsa estate ne era stata completata solo una. Il progetto iniziale prevedeva la realizzazione di 500 appartamenti mono-bi e trilocali e di due alberghi, con un rendimento atteso dell’8% l’anno, e un progetto di sviluppo dell’area che prevedeva ricavi per circa 200 milioni nel quinquennio 2005- 2010, facendo leva in particolare sul traino delle Olimpiadi invernali di Torino 2006. Ma così non è stato.
"L’assuntore"è colui che di fatto si impegna a salvare la società.
Nel caso di Norman95 si tratta dell’imprenditore di origini romane Vittorio Farina, che sarà affiancato dalla Fondazione CariAlessandria.
Le risorse che dovranno mettere a disposizione del giudice lunedì prossimo dovranno assicurare la sopravvivenza della società fino all’eventuale presentazione della domanda di concordato preventivo, per predisporre la quale, stima l’avvocato Alessandro Manfredini, ci potrebbero volere un mese e mezzo- due mesi. Manfredini è il liquidatore nominato lo scorso 30 ottobre dal gruppo immobiliare a cui il 16 novembre si è aggiunto Paolo Mariconda, che seguirà più da vicino gli aspetti amministrativi della vicenda.
Scrive Radiocor che «solo una volta scongiurato il fallimento, Farina potrà definire insieme alla fondazione piemontese - e sotto la regia dell’avvocato Gregorio Gitti- la compagine di soci per il salvataggio costruendo una newco con 5 milioni di capitale sociale a cui potranno partecipare altre fondazioni bancarie ». Ai sensi dell’articolo 2751 del codice civile, la newco dovrà pagare il "privilegio" sui crediti, per esempio le liquidazioni e i contributi previdenziali non versati ai dipendenti. Per i crediti chirografari verranno invece avviati negoziati, in particolare con le banche creditrici.Sull’esito della decisione del giudice il principale nodo da sciogliere è quella della liquidità «perché poi, in quanto a situazione patrimoniale - dice il liquidatore Manfredini- la società non è poi così mal dotata». Se il piano di salvataggio dovesse avere maggior fortuna di quello presentato lo scorso maggio dal commercialista Giovanni Maria Conti, e dopo che saranno stati trasferiti rami d’azienda alla nuova proprietà, Norman95 cesserà di essere una società operativa. Il gruppo Ligresti, uno dei soci di Norman95, segue la vicenda senza avere nulla di particolare da dichiarare, dopo essere stato l’unico socio a sottoscrivere l’aumento di capitale nell’ottobre 2008 insieme alla Fondazione CariAlessandria .