Ilvo Diamanti, il venerdì di Repubblica 11/12/09, 11 dicembre 2009
PIAZZA
Il 18% degli italiani ha partecipato a qualche manifestazione di piazza nell’ultimo anno: un aumento, rispetto al 2008, del 4-5%. Uno su quattro partecipava per ragioni politiche, mentre solo due su 10 non hanno partecipato. Nel complesso, la fiducia nelle istituzioni è calata sensibilmente, fatta eccezione per la Cgil e la magistratura: l’istituzione nella quale si confida di meno rispetto al passato è l’Unione Europea (-8,2%). La maggior parte dei manifestanti è composta da studenti (49,3%), pubblici funzionari (41,2%) e operai a pari merito con i liberi professionisti (entrambi 32,4%). Il problema che preoccupa di più è la disoccupazione, che nel 2008 affliggeva il 28,2% delle persone e oggi viene citato dal 37,9%; al secondo e terzo posto, criminalità (16%) e immigrazione (9,3%). Si è sempre meno convinti che la democrazia dipenda dall’esistenza dei partiti, opinione che costituisce comunque la maggioranza (45,5%, in calo del 6,8%). Secondo il 67,9%, il premier dovrebbe essere eletto direttamente dal popolo: opinione condivisa soprattutto dagli elettori di centrodestra, con una punta dell’85,8% nella Lega Nord. Inoltre, secondo il 52,8%, il Parlamento dovrebbe avere maggior potere per controllare l’operato del governo. Sempre meno italiani si sentono fieri di esser tali (oggi il 51,3%, appena un anno fa il 65,5%): il 25,6% afferma di vergognarsi molto o moltissimo di esserlo, soprattutto i giovani dai 15 ai 24 anni. Quelli che vanno fieri della propria italianità, lo sono per la bellezza del nostro territorio (83%), del patrimonio artistico e culturale (80,4%) e per i prodotti alimentari (78,2%); appena il 14,3% per la nostra economia e imprenditoria.