Ilmessaggero.it 10/12/09 [http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=83735&sez=HOME_INITALIA], 10 dicembre 2009
ORSI - Donato Paglia, 56 anni, incaricato della manutenzione delle gabbie nel Parco Nazionale d’Abruzzo, che è stato aggredito da un orso: l’animale in questione si chiama Bruno, è un orso bruno di oltre tre quintali e ha morso l’uomo, che ha riportato la frattura di un braccio e numerose ferite
ORSI - Donato Paglia, 56 anni, incaricato della manutenzione delle gabbie nel Parco Nazionale d’Abruzzo, che è stato aggredito da un orso: l’animale in questione si chiama Bruno, è un orso bruno di oltre tre quintali e ha morso l’uomo, che ha riportato la frattura di un braccio e numerose ferite. I medici hanno stabilito una prognosi di 20 giorni. _____________________________________ Articolo originale: Parco Nazionale d’Abruzzo: dimentica gabbia aperta, l’orso lo aggredisce a morsi - Era entrato nel recinto occupato da un orso nel centro visite di Pescasseroli quando è stato aggredito alle spalle dal plantigrado. Ora l’uomo, Donato Paglia di 56 anni è ricoverato nell’ospedale di Castel di Sangro, dove è stato sottoposto ad un intervento chirurgico per la sutura delle lacerazioni subite. Le sue condizioni, inizialmente gravi, sono andate via via migliorando. I medici hanno indicato una prognosi di 20 giorni. Nell’aggressione Paglia ha riportato la frattura di un braccio e numerose ferite lacero contuse in seguito ai morsi e alle zampate di Carlo, un orso bruno centroeuropeo balcanico che pesa oltre 3 quintali. A soccorrerlo e a evitare il peggio sono state due guardie del Parco che, sentendo le grida dell’uomo, sono accorse nella gabbia e, dopo aver distratto l’orso, hanno portato in salvo l’operaio. Da una prima ricostruzione sembrerebbe che il 56enne durante la pulizia del recinto si sia dimenticato di chiudere una delle due gabbie dell’orso che avrebbe approfittato della dimenticanza per uscire e aggredire il guardiano. Sulla vicenda i responsabili del Parco hanno immediatamente avviato un’inchiesta interna per ricostruire l’accaduto. Stessa cosa stanno facendo i carabinieri che sono intervenuti anche loro per accertare eventuali responsabilità. Il capo della Guardia forestale: un incidente, non un attacco. «Carlo ha aggredito Donato a morsi e unghiate, ma chiamiamolo solo... un incidente sul lavoro». Il capo della Guardia forestale del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, Luciano Sammarone, cerca di stemperare così l’aggressione dell’orso. Un incidente e non un attacco animale contro uomo. «Non esiste letteratura di aggressioni del genere da parte di orsi in natura in Italia, e questo caso è relativo ad un orso in cattività - spiega Sammarone - Si tratta di un animale d’origine centroeuropea che fu sequestrato ad uno zoo sui Castelli romani e che è nel centro visite da tempo. Non è un marsicano, quelli li conosciamo bene, e non fanno male a nessuno. Carlo è molto più grande dei nostri marsicani ed ha approfittato di un attimo di disattenzione di un operaio, ma è stato subito distratto dagli altri addetti». Un incidente dovuto proprio alla familiarità dell’operaio con l’animale in cattività, che ha abbassato appunto le precauzioni e la sicurezza dell’operatore.