il Messaggero 10/12/2009, 10 dicembre 2009
Australia, in mare c’è ora un iceberg - SYDNEY - grande come Bologna l’iceberg gigante individuato alla deriva a sud dell’Australia
Australia, in mare c’è ora un iceberg - SYDNEY - grande come Bologna l’iceberg gigante individuato alla deriva a sud dell’Australia. Secondo Neal Young, glaciologo australiano che l’ha scoperto grazie ad alcune immagini satellitari, il riscaldamento climatico potrebbe provocare l’aumento di questi fenomeni. «Non mi viene in mente di un simile iceberg dall’era delle grandi navigazioni», ha affermato Young, che lavora in un centro di ricerca antartico. Ed è proprio dalla banchina antartica che il blocco di ghiaccio si è staccato circa dieci anni fa. Grande all’epoca circa 400 chilometri quadrati - oggi ”solo” 140 chilometri quadrati per una lunghezza di 19 chilometri - l’iceberg si trova ora a circa 1.700 chilometri a sud dell’Australia. Young ha aggiunto che questo fenomeno è rarissimo ma rischia di diventare più frequente a causa dell’innalzamento delle temperature dei mari. Il ricercatore ha spiegato che l’iceberg, chiamato «B17B», fa parte di un lastrone di ghiaccio con una superfice di 400 chilometri quadrati, staccatosi dieci anni fa dall’Antartide, più precisamente dalla piattaforma di Ross. L’iceberg è alla deriva in mare aperto da circa un anno. E per gli scienziati si tratta di un avvenimento sensazionale. Appena poche settimane fa due giganti di ghiaccio sono stati avvistati navigare per il Pacifico, in corrispondenza tra il Circolo polare antartico e l’Australia. Più esattamente al largo dell’isola di Macquarie, una zona in cui, gli iceberg, sono più unici che rari. Oltre un centinaio di frammenti, invece, si sono diretti verso la Nuova Zelanda. La flotta di centinaia di iceberg può presentare rischi alla navigazione. L’Autorità marittima neozelandese ha emesso avvisi ai naviganti per l’area a sud del Paese. Gli iceberg viaggiano ad una velocità di circa 25 km al giorno e più si avvicinano, ha detto il direttore dei servizi di sicurezza Nigel Clifford, più crescono i rischi, quando si frammentano e galleggiano in superficie. Ha tuttavia osservato che l’area non è parte di rotte marittime importanti ed è attraversata solo da pescherecci e da alcune navi da crociera, che tengono sotto osservazione il ghiaccio galleggiante. L’iceberg più vicino è alto circa 30 metri e si trova a 280 km dall’isola meridionale della Nuova Zelanda. I satelliti hanno rilevato circa 130 blocchi galleggianti. Secondo l’oceanografo Mike Williams gli iceberg vengono anch’essi dalla banchisa del Mare di Ross, dove nel 2000 si staccò un banco grande quanto la Francia. Le temperature in Antartide sono aumentate di 3 gradi in 60 anni, ha osservato un fenomeno molto particolare, ha aggiunto Young. Tuttavia, ha sottolineato il ricercatore, fatti come questo saranno sempre meno isolati: «Se l’andamento dei cambiamenti climatici continua a questa velocità, finiremmo col trovarci iceberg in zone in cui non dovrebbero assolutamente esserci».