Armando Torno, Corriere della sera 10/12/2009, 10 dicembre 2009
Apre la libreria inattuale: «Niente bestseller»- FIRENZE – Non si tratta di un negozio come tanti altri: potremmo chiamarla un’antilibreria rispetto a quelle che vanno per la maggiore; è inattuale, sorprendente, antica e nuova al tempo stesso
Apre la libreria inattuale: «Niente bestseller»- FIRENZE – Non si tratta di un negozio come tanti altri: potremmo chiamarla un’antilibreria rispetto a quelle che vanno per la maggiore; è inattuale, sorprendente, antica e nuova al tempo stesso. Sarà inaugurata domani a Firenze, alle 19, la Libreria de’ Servi (si trova nell’omonima via, a due passi dal Duomo, ai numeri 52/54 rosso; sito: www.firenzelibri.net). Piero Chiari e il figlio Massimiliano, che già hanno dato vita a due punti vendita in città (in Borgo Allegri e in piazza Salvemini: il primo per studiosi, il secondo per ragazzi) ora puntano in via de’ Servi a creare «una casa per quei lettori che non trovano più, nella ansiosa distribuzione attuale, i libri che cercano». Insomma, un centro umanistico, dal quale «sono banditi i bestseller e quei prodotti raffazzonati che prosperano tra un fracasso e una comparsa televisiva». Per intenderci, qui si scoprono novità e opere esaurite, testi italiani e stranieri, classici e saggi, ma anche quella narrativa che non tramonta e che è rara come la buona fama. Editori quali Adelphi, Einaudi, Olschki, Storia e Letteratura, Salerno, Antenore sono ben presenti, così come si vedono la Bur o i Classici Utet, le due collane di filosofia di Bompiani, una attenta scelta di Laterza. E accanto ecco quei libri che non si trovano: Poligrafico dello Stato, opere dello Stato Maggiore dell’Esercito, preziosi esauriti della Sansoni o della Nuova Italia che furono, quel che resta della Luni o dell’Ateneo o di Cisalpino. E via di questo tono. Una novità e un pezzo raro posti accanto. Numerosi i marchi stranieri: Georg Olms, Brill, Belles Lettres ecc., ma il discorso si completerà tra un mese. Ora la libreria offre circa 40 mila titoli, a gennaio si arriverà a 60 mila, tra i quali centinaia della Olms (soprattutto anastatiche di testi umanistici). Piero Chiari ricorda: «Siamo noi a scegliere i titoli, non li riceviamo passivamente dalla grande distribuzione. Io ho cominciato quarant’anni fa con un piccolo negozio e i clienti sono sempre aumentati. Questa nuova scommessa è dedicata a studenti e studiosi e a tutti coloro che cercano libri veri». Massimiliano ribadisce: «Non scopriamo nulla, è che molte librerie ormai ospitano solo la produzione delle ultime settimane ». Insomma, chiediamo se puntano sui classici. La risposta non si fa attendere: «Si, ma non soltanto. Classico per noi è un libro che si vende oggi, domani o tra dieci anni. Poi ci sono saggi, curiosità, storie, sempre richieste. Abbiamo la gran parte di titoli in italiano e i nostri clienti sono il 40% stranieri». I Chiari hanno al Matassino (una ventina di chilometri fuori Firenze) un deposito formidabile, nel quale hanno salvato i resti della migliore produzione editoriale degli ultimi decenni. L’iniziativa è giovane. Nei 450 metri quadri di via de’ Servi, aperti sette giorni su sette, ci sono quattro commessi tra i venti e i trent’anni. Responsabile commerciale è Elisa Zuri, la direttrice Letizia Fuochi. Che è anche cantautrice e ha appena inciso un disco (ce ne stavamo dimenticando: ci sarà anche una scelta di musica classica).