Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2009  dicembre 10 Giovedì calendario

"Bye Bye Tiger Woods" gli sponsor se ne vanno - Gatorade gli ha cancellato il bibitone e Gillette ha fermato i suoi spot

"Bye Bye Tiger Woods" gli sponsor se ne vanno - Gatorade gli ha cancellato il bibitone e Gillette ha fermato i suoi spot. Nike dice che per ora non ci pensa e Tag Heuer la butta sul no comment. At&T, Accenture e Electronic Arts, quella dei videogichi, tacciono. Ma come si fa a vendere un sogno con la faccia di uno che avrà anche vinto tutto ma si fa picchiare dalla moglie con la mazza da golf per averla tradita con almeno dieci signorine? E che succederà adesso che un´undicesima sostiene di averlo fatto, sì, ma a pagamento? Salvate il soldato Tiger. «Un vero campione è uno che quando raggiunge un obiettivo pensa già al prossimo», diceva superWoods dietro le quinte degli spot Gillette. Pensava, anche lì, al suo harem? Una sola cosa è certa nel giallo dell´uomo che guadagna 100 milioni l´anno e secondo Forbes a ottobre ha raggiunto il suo primo miliardo: gli sponsor, quelli che hanno costruito il 90 per cento delle sue ricchezze, se ne vanno. In giro per le tv c´erano una quindicina di spot. Scomparsi. L´ultimo è passato il 30 novembre. Figuriamoci: tutta la serie Gillette ruota intorno al concetto di «confidence», fiducia in se stessi. Come si fa? Il colmo è che in alcuni spot Tiger compariva accanto a Thierry Henry: un altro che col suo colpo di mano ha fatto passare alla casa un bel guaio. Annullata la partecipazione al matrimonio dell´executive Nike. Cancellati gli spot perfino dai tornei di golf della Nbc. Abortita l´iniziativa di conferirgli la medaglia d´oro del Congresso, con il mea culpa del promotore Joe Baca: «A questo punto ci rinuncio». E malgrado Pepsi, la multinazionale che controlla Gatorade, insista a dire che la decisione di fermare la produzione di Tiger Focus (vendite giù del 34 per cento in un anno) era stata presa prima dello scandalo, l´annuncio avvenuto proprio adesso è un´altra mazzata. Dice il David Brown Index, lista dei personaggi più credibili e vendibili, che il campionissimo è cascato dal quarto posto, giusto sotto a Oprah Winfrey, al ventiquattresimo: sotto perfino a Colin Powell, l´ex segretario di Stato. E voi affidereste uno spot a Colin Powell? Eppure c´è chi ancora scommette su una rinascita. «Pensate cosa accadde 5 anni fa con lo scandalo Beckham», racconta Andrew Chandler, il più famoso agente di golf inglese. David tradì la Spice Girl con la sua assistente. «Ma oggi lui e Victoria sono tornati due personaggi-immagine. Più di prima». Non così sicuro sembra Leigh Steinberg, il numero uno degli agenti sportivi in America, l´uomo che ispirò il film «Jerry Maguire» con Tom Cruise. Dice Leigh alla Cbs che se lui fosse uno sponsor di Tiger adesso avrebbe una bella ulcera. Nessuna possibilità di guarigione? «Gli americani si appassionano alle storie dei grandi che cadono, ma anche a quelle di chi ha il coraggio di tornare. Però...». Però? «Però dovrebbe raccontare tutta la verità e chiedere scusa pubblicamente: altrimenti se lo mangiano vivo». Tutta la verità? Ieri è saltata fuori una email a Rachel Uchitel, l´amante numero uno, in cui Tiger dice che avrebbe voluto lasciare Elin, la moglie che ora sta facendo i bagagli per tornarsene in Svezia (c´è pure chi ipotizza che il marito potrebbe seguirla) e che in questa storia ha rischiato di perderci pure la mamma, collassata a casa. «Finalmente ho trovato qualcuna che mi capisce: perché non ci siamo incontrati anni fa?». E bravo, anni fa con quella signora da cocktail: così col cavolo gli sponsor ti regalavano un miliardo.