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 2009  dicembre 07 Lunedì calendario

DOMANDE E RISPOSTE

Che fine ha fatto Osama bin Laden-

Per il Pentagono mancano «da anni» indizi credibili su dove sia Osama bin Laden. Quali sono le ultime tracce?
Nel dicembre 2001 le forze Usa arrivarono a un passo da catturarlo sui monti di Tora Bora, in Afghanistan. Bin Laden fuggì e da allora è comparso solo in video e in messaggi audio. Nel 2004 apparve in un video alla vigilia delle elezioni americane, rivendicando la paternità dell’attacco dell’11 settembre 2001. Un altro video del 2007 non ha riferimenti temporali, ma cita leader eletti di recente come il francese Nicolas Sarkozy e il britannico Gordon Brown. I messaggi audio, che la Cia ritiene autentici, hanno riferimenti all’attualità. Ma non ci sono testimonianze dirette su di lui dalla fuga del 2001. Giorni fa un detenuto talebano ha sostenuto che è stato visto in Afghanistan all’inizio del 2009, ma ha citato racconti di altri.
Chi è Osama bin Laden?
L’uomo più ricercato al mondo è il fondatore dell’organizzazione terrorista Al Qaeda. accusato di essere il mandante di alcuni tra i più gravi attentati di matrice islamica, incluso l’attacco dell’11 settembre.
Quali sono le sue origini?
Bin Laden è nato in Arabia Saudita nel 1957 ed è cresciuto in un ricco clan familiare. Il padre Muhammad era un imprenditore yemenita che aveva costruito un impero edile, ottenendo dai reali sauditi gli appalti per rinnovare i luoghi santi musulmani a Medina e alla Mecca. La madre siriana, Hamida al-Attas, era la decima moglie di Muhammad.
Quali sono stati i momenti chiave nella formazione del giovane Osama?
Il primo risale a quando aveva 10 anni: la morte del padre in un incidente aereo. Come hanno documentato le biografie più accurate, quelle di Lawrence Wright, Peter Bergen e Steve Coll, dopo quel trauma il giovane Bin Laden in cerca di punti di riferimento finì per essere influenzato da una serie di «secondi padri», che lo indirizzarono verso posizioni di islamismo radicale. Tra questi, decisivo risulterà lo studioso sunnita Abdullah Azzam, che lo introdusse al concetto della «jihad transnazionale».
In quali azioni si è tradotta questa educazione?
Quando l’Unione Sovietica nel 1979 invase l’Afghanistan, Bin Laden si trasferì in Pakistan e qui utilizzò le risorse finanziarie di famiglia per reclutare e armare la resistenza afghana, i «mujaheddin». Combattenti musulmani di varia provenienza furono attratti dalle sue iniziative. Per loro creò un centro operativo («guesthouse») a Peshawar, in Pakistan, e successivamente campi di addestramento in Afghanistan.
Come nasce Al Qaeda?
Quando il gruppo dei seguaci di bin Laden raggiunse dimensioni consistenti, Osama decise di creare un’organizzazione-ombrello per coordinare le loro attività. La battezzò Al Qaeda (la base), in un’epoca imprecisata tra la fine del 1988 e il 1990.
Che utilizzo fece Osama del nuovo gruppo?
Fino al ritiro dei sovietici, Al Qaeda fu impegnata a combattere contro di loro in Afghanistan. In seguito, Osama mise la struttura paramilitare al servizio del regno saudita. Ma Riad non mostrò alcun entusiasmo per lui e i suoi «arabi-afghani».
Quando ha imboccato la strada che lo portò al terrorismo?
Il momento di svolta fu l’invasione del Kuwait da parte di Saddam Hussein nel 1990. Osama voleva usare i suoi guerriglieri per proteggere l’Arabia Saudita dal dittatore iracheno, ma la casa reale invece accolse mezzo milione di soldati americani nel paese. Per Bin Laden l’arrivo degli «infedeli» sul suolo sacro saudita fu un «tradimento». Cacciato nel 1991 per attività antigovernative, si rifugiò per cinque anni in Sudan, prima di trasferire il quartier generale di Al Qaeda in Afghanistan sotto la protezione dei Taleban.
Quali furono le prime azioni pubbliche di Al Qaeda?
A metà degli Anni Novanta Osama lanciò una «jihad globale» contro americani ed ebrei e nel 1998 promosse una «fatwa» che equivaleva a una dichiarazione di guerra agli Usa. Pochi mesi dopo, due attentati contro le ambasciate americane in Kenya e Tanzania provocarono 223 morti e 4 mila feriti. Le autorità Usa lo hanno incriminato per le stragi, facendolo salire da allora al primo posto nella lista dei terroristi «most wanted» dell’Fbi.
In sostanza, cosa vuole Osama bin Laden?
Il suo obiettivo è l’instaurazione di un «califfato» che riunisca sotto una guida unica il mondo musulmano. La guerra contro l’America viene vista come il passaggio necessario per rendere possibile il traguardo. Tra i risultati di breve termine a cui ambisce, ci sono la rimozione di quelli che definisce i governi «non islamici» in Medio Oriente e la «liberazione» di Gerusalemme dal controllo israeliano.